JAMES BARLETT HAMMOND 

articolo pubblicato su Rivista CO.M.P.U. n.83 dicembre 2021

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 James Barlett Hammond nacque il 23 aprile 1839 a Boston e morì il 27.01.1913 sul suo Yacht al largo di St. Augustine (Florida); laureatosi in  filosofia all'Università di Halt (Vermont) nel 1861, fu corrispondente durante la guerra civile per il New York Tribune. Si racconta che gli sia venuta l’idea di una macchina per scrivere dopo aver visto i suoi incomprensibili

dispacci stenografati inviati agli operatori del telegrafo; pertanto, per potere studiare ed elaborare il processo di creazione di una propria macchina acquistò alcuni brevetti della Pterotipe di John Pratt.

Secondo Ernst Martin (Die Schreibmaschine Und Ihre Entwicklungsgeschichte - pag 450-460) "generalmente è considerato linventore della macchina per scrivere che porta il suo nome, ma in realtà perfezionò l'invenzione di Pratt""..... "...anche alcuni congegni da lui brevettati fanno parte della Ptrotype""

Da un articolo riportato sulla rivista Typerwriter Topics nel settembre del 1910, si viene a conoscenza che J.B. Hammond è l'unico inventore di macchine per scrivere e, il controllo della produzione avviene attraverso la propria azienda. Comunque è interessante conoscere che inizialmente (1876) l'Hammond era stato invitato a produrrre le proprie macchine nello stabilimento di Ilion e, che nel 1978, per difficoltà finanziarie della Remington viene scisso il contratto. Successivamente (1878/1879) l'Hammond continuò i suoi esperimenti presso l'Armeria di Coltad Harford nel Connecticut e, fino alla costituzione di una propria società, completò il suo lavoro presso la Florence Sewing Machine Works in un villaggio fuori Northampton.

Come risulta dal certificato di matrimonio del 15.09.1897, all'età di anni 58, sposò Jannette Maxwell (insegnante di musica nel Michigan di anni 35), nata il 12.09.1862 a Bay City. Il matrimonio fu un fallimento e, di breve durata per i caratteri estroversi di entrambi  i coniugi.

Fu un soggetto estremamente eccentrico, al punto da creare forti dubbi sulla sua integrità mentale ; infatti nel 1907 mentre presiedeva una riunione della sua azienda fu aspramente contestato dal fratello Thomas Francis e da un altro dirigente aziendale. A seguito di tale proteste e relativa denuncia fu internato nell'ospedale privato Walker Gill Wylie e, poté tornare alla direzione della sua azienda solo dopo una perizia di sanità mentale emessa il 05.12.1907 da una giuria presieduta dallo sceriffo ci New York. Su un articolo apparso sul New York Times il 16.12.1908 è riportato che ""su mandato del Magistrato Harris della Yorkille Court è stato arrestato per condotta disordinata davanti al Plaza Hotel (ove si era trasferito), mentre saliva in carrozza accompagnato da una infermiera qualificata"""

Alla sua morte per divergenze con sua moglie lasciò i suoi brevetti e altri beni al Metropolitan Museum of Art di Manhattan e la produzione delle macchine ai suoi operai, ai quali durante la sua vita aveva lasciato la maggior parte dei suoi guadagni.

Pur non avendo alcuna formazione ingegneristica nel 1970 iniziò a progettare una macchina per scrivere basata su principi scientifici e, per risolvere i problemi di allineamento e accavallamento dei caratteri notati nelle prime macchine, nel 1880 ideò un suo modello che si dimostrò come valida alternativa alle macchine a martelletti portacaratteri della Remington e della Caligraph e, inoltre, aveva il pregio della scrittura semivisibile e un minor costo rispetto alle altre.

Il primo modello fu un prototipo non commercializzato e i primi 50 pezzi del modello 1 furono realizzati nell'officina della Garvin Machine Co. in Grove steet di New York.

Nel 1880 J.B. Hammond fondò la Hammond Typewriter Company con sede sociale ed operativa  in New York -639 E 69 th- Street  con lo scopo sociale la produzione di macchine per scrivere e capitale sociale di solo 5.000 $; successivamente aumentato a 10.000 $. La società nel 1921, acquisì la Federal Adding Machine Company e mutò la ragione sociale in Hammond Typewriter Corporation con capitale sociale di 50.000 $. Alla fine del 1926 la società fu ceduta alla Frederik Hephburn Company, la quale il 24 gennaio 1927 riorganizzò l'attività con variazione della denominazione sociale in Varityper, Inc. La Hammond Typewriter Corporation venne sciolta definitivamente il 20 giugno 1927. (per curiosità) Sulla zona ove era la sede della Hammond Typewriter, con la demolizione di tutti gli edifici esistenti, è stato costruito un Ospedale Universitario.

Come si rileva da un articolo apparso nel 1905 sulla Rivista EH Beach, Strumenti di Business, il primo modello della Hammond entro in produzione commerciale nel 1884,  "in concorrenza con la Remington e la Caligraph, è stata presentata ufficialmente la Hammond alla New Orleans Centennial Exposition del 1884-1885 e premiata con la medaglia d’oro Elliot Cresson “”.

Per la sua longevità e caratteristiche questo tipo macchina ha tracciato una nuova strada nella progettazione; infatti tutti i modelli prodotti fino al 1970 hanno le stesse caratteristiche  con variazioni irrilevanti. Si pensa che il modello 1 generò al suo produttore una fortuna stimata intorno ai tre milioni di dollari.

Nel 1927 la Varytiper Inc produsse una propria macchina con il marchio Varytiper e nel 1930 produsse un modello elettrico azionato da unpiccolo motore di una macchina per cucire che caricava la molla principale ad ogni 92 battute.

Concettualmente la Hammond, è considerata  la terza casa produttrice di macchine per scrivere dopo la Remingto e la Caligraph e ha, prodotto i seguenti modelli: Hammond modello 1 con tastiera Ideal e Universal dal 1983/1984; Hammond modello 1B con tastiera Ideal e Universal; Hammond modello 2- (anno 1895) 3- 12 (anno 1905) con tastiera Ideal e Universal ;Hammond modello 4 con tastiera Ideal; Hammond modello 5 e modello 8 con tastiera Ideal e Universal ; Hammond modello Multiplex Oplen, Closed (anno 1913) con tastiera Ideal e Universal ; Hammond Folding (anno 1923); Hammond Varityper.. 

In pratica, però, molti modelli sono prototipi di transizione e, spesso è difficile stabilire esattamente il modello ed il tipo del modello. Come per esempio i modelli 1- 1/a -1/B sono dei modelli "REM" ossia: hanno dei modelli rimodellati; infatti, l'originale modello 1; inoltre, lo stesso modello 1  è stato modificato in un modello 2 con piccole variazioni. I primi modelli avevano una tastiera ZQJBPF con tasti in legno di mogano, come quella della foto del mio modello. 

hammond patentTra i numerosi brevetti  registrati sono da rilevare quello presentati nel 1875 e registrati il 03.02.1880 con n. 224.088 e il 21.09.1880 con il n. 232.402 relativi al modello 1. Dalla riproduzione del brevetto n. 800.150 del 26 settembre 1905, tra le altre caratteristiche, si nota chiaramente la forma semicurva  della tastiera e della navetta porta caratteri.

Tutte le Hammonds sono state costruite artigianalmente e, ogni singolo modello si differisce da un altro. Infatti, il proprietario di più modelli della stessa serie può notare facilmente le differenze tra essi e, può constatare che ogni singolo pezzo è ben progettato e molto resistente. Inoltre, le macchine sono dotate di custodia in faggio e sulla base lignea è fissato il medaglione Hammond.  La matricola, normalmente, è incisa sulla parte destra del telaio. Le navette porta carattere erano prodotte in gomma dura e dal 1888 anche in metallo per la produzione di più copie mediante carta carbone. L'Hammond ha prodotto oltre 100 tipi di navette con caratteri differenti e in lingue diverse. 

Ad eccezione del modello 1, le Hammonds sono state prodotte con tastiera Ideal (semicerchio) che con tastiera Universal (rettangolare). La macchina con la tastiera Universal, di solito, montava una QWERTY, che a richiesta dei singoli committenti,  poteva essere modificata con altra disposizione dei tasti. Sui modelli con tastiera Ideal, di solito, venivano forniti con tastiera ZQJBPFD o DPFDTHR. Di seguito vengono elencati i vari modelli prodotti con la descrizione delle principali caratteristiche:                                       

La Hammond modello N. 1  prodotta nel 1880 nello stabilimento della Colt Armony di Hartford. La macchina è fissata su una base di legno predisposta per la chiusura con coperchio ed ha una scrittura semivisibile. La tastiera ZQJBFD ha la forma semicircolare (IDEAL) ed è composta da due file di elementi con 32 tasti di forma rettangolare in ebano, mentre il tasto centrale per la spaziatura è di dimensioni più grande in rispetto agli altri. La tastiera è separata dalla torretta contenente i cinematici da una striscia di legno semicircolare che funge anche da copertura delle leve dei tasti. I caratteri sono disposti su tre file su due navette semicircolari di gomma rigida che girano attorno ad un perno centrale sulla sommità della torretta. Il nastro inchiostrato è contenuto in due bobine con dischi in ebanite situate ai due lati della macchina. Il carrello ospita due rulli rivestiti di gomma che costituiscono il sistema di alimentazione della carta. Nella parte inferiore del carrello è montata una retina metallica cilindrica con funzione di reggicarta; mentre l’archetto reggicarta posizionabile è fissato ai lati del carrello. Il sistema di scrittura è molto singolare, infatti, mentre nelle altre macchine, l’alimentazione della carta avviene dalla parte posteriore e la scrittura viene impressa sulla carta dalla pressione del carattere contro il rullo, in questa macchina avviene nel modo seguente:  a)-innanzitutto, l’alimentazione della carta avviene dal lato anteriore ed il foglio di carta viene arrotolato nella retina metallica attraverso i due rulli del carrello; b)-al momento della scrittura il foglio di carta si trova sul retro del nastro inchiostrato tra la navetta portacaratteri ed il punzone;  c)- alla pressione del tasto il cinematico aziona contemporaneamente la navetta ruotante portacaratteri, il sistema di scappamento del carrello e il sistema di battuta del punzone, di conseguenza il punzone batte sul retro del foglio di carta contro il corrispondente carattere selezionato e vi imprime il relativo segno.

Il modello N. 1B è una rielaborazione del modello 1: la striscia di legno semicircolare che ricopriva le leve dei tasti viene sostituita con una lamina semicircolare di celluloide e, viene perfezionato il meccanismo del punzone con maggiore garanzia di uniformità della scrittura.

Il modello n. 2- prodotto nel 1893 o 1895, fu pubblicizzato come desinato a tutti gli operatori industriali, commerciali e professionali. Il suo peso, compreso la cassa di legno, era di 19 libre pari a kg. 8,620 circa. Il numero due non è riportato sul modello. Una delle modifiche apportate è costituita da una linguetta metallica antistante il martelletto con funzione di spinta del nastro per poter leggere quanto digitato. Nel 1900, l’Hammond progettò e commercializzò il modello No. 2 in alluminio destinato ai viaggiatori; questo modello ha molte caratteristiche contenute nei modelli n. 3 e n. 8. In una nota pubblicitaria dell’Hammond si rileva, che nel 1887, la vendita cumulativa del modello nr.1 e nr. 2 fu superiore alle 4.000 unità.

Il modello n. 3 fu prodotto nel 1896.Questo modello differenzia dal modello n. 2 per la lunghezza del carrello: pollice 11,33 anziché 8,5”.

Il modello n. 4 è molto simile al modello n. 2 con la differenza che stampa un minor numero di caratteri per pollice ed era destinato a coloro che dovevano leggere i loro discorsi in pubblico. Il carrello normale ha una lunghezza di 8,50” con 9 caratteri per pollice.

Il modello n. 5 è simile al modello n. 2; monta solo la tastiera Ideal  ed è dotato di Triplo Shift. Il modello 5 Teclado con tastiera ideal è stato prodotto con lettere greche.-

Il modello n. 6, con carrello lungo 16”, era destinato a banche e a compagnie di assicurazione.

Il modello n. 7 con carrello di 20 pollici”, era destinato a banche, ferrovie, navi a vapore, compagnie di assicurazioni, dipartimenti governativi e a grandi aziende commerciali per il resoconto, per la compilazione di tabulati e per rapporti finanziari.

Il modello n. 8, con carrello di 30”, era destinato a tutte quelle aziende che compilavano grandi tabulati o tabelle statistiche complicate.

I modelli dal nr. 6 al n. 8, anche se hanno una certa affinità con i modelli precedenti, si differiscono da questi per la lunghezza del carrello, per la grandezza dei caratteri, per una infinità di piccole sottigliezze; nonché, per caratteristiche specifiche richieste dai destinatari. Non si hanno notizie precise per i modelli 9- 10- 11.

hammond idealHAMMOND IDEAL prototipo sperimentale del MOD. 12 (matr. 67378) http://www.espositoluigi.it Questo modello dovrebbe essere un prototipo sperimentale del successivo modello 12.

HAMMOND Modello 12, in produzione dal 1905. L’innovazione principale è costituita dal vibratore del nastro con la funzione di sollevare e abbassare il nastro ad ogni sequenza della battuta dei tasti, il quale, sostituisce la linguetta antistante il martelletto in dotazione al modello n. 2.

Multiplex Hammond in produzione dal 1915. Questa macchina può contenere contemporaneamente due navette tipo. Lo scambio di navetta può avvenire in pochi secondi e, di conseguenza a seconda della navetta installata, potrebbe anche essere modificato lo spazio tra i caratteri. Questo modello è il più comune delle Hammonds e per la maggior parte ha la tastiera Universal; quei modelli prodotti con la tastiera IDEAL, oggi, sono molto rari e ricercati. I primi modelli  erano identici al modello 12 con la placca nera in celluloide e indicazione Multiplex. Successivamente venne offerta con una placchetta metallica che copriva interamente i meccanismi e, con nuovo disegno dei porta bobine e del poggia carta. Le due versioni sono conosciute come "Mulpiplex aperta" e come "Multiplex chiusa" e,i furono la massima evoluzione in termini di versatilità e intercambio dei caratteri. All'epoca della produzione della Multiplex sembra che la Hammond commercializzasse più di 400 versione di navette con caratteri tipografici intercambiabili, grazie alle due navette porta-caratteri ruotanti di 180 gradi facilmente alternabile. La Multiplex continuò ad essere prodotta con questo nome almeno fino al 1926.  Una particolare versione del Modello Multiplex  chiuso venne prodotta durante la prima guerra mondiale con una colorazione verde scuro destinata all'esercito degli Stati Uniti. Nel Museo della casa Bianca è in mostra il modello con cui il Presidente Usa Woodrow Wilson scrisse le sue lettere.-

Varityper- prodotta e commercializzata dal 1923 al 1970 dalla Varytiper Inc, su licenza Hammond. Anche su queste macchine è facile cambiare il tipo di navetta. Le principali innovazioni sono costituite dall'aggiunta del meccanismo di giustificazione a destra (anno 1937), dalla spaziatura variabile (anno 1947) e dalla spaziatura di linea variabile (anno 1953). Questo modello, oltre ad essere prodotto come normale macchina per scrivere, è stato prodotto come macchina per composizione e duplicatore. Nel 1923  fu prodotto il modello Varytiper portatile pieghevole con tastiera pieghevole e custodia per il trasporto. Infine nel 1930 la macchina fu elettrizzata.-

Varityper- Agli inizi degli anni ”20 la Multiplex fu acquistata dalla Federico Hepburn Co. e rinominata Varityper  e,  successivamente  dalla Ralph C. Coxhead Corporation di New York e, fu prodotta e commercializzata dal 1923 al 1970; è conosciuta anche come Vari-Typer o VariTyper. Il primo modello somiglia alla Multiplex. La Varityper è dotata di tastiera QWERTY su tre file con 30 tasti sviluppanti 90 segni/caratteri a mezzo del sistema di commutazione; può utilizzare più di 300 stili diversi di scrittura in 55 lingue, con possibilità di creare una scrittura con spazio regolabile tra i caratteri.  Anche su queste macchine è facile cambiare il tipo di navetta e per la scrittura utilizza una molla-driven con martelletto che colpisce dal lato posteriore il carattere posto sulla navetta attraverso la carta e il nastro. Sotto la guida del Coxhead furono apportate notevoli migliorie e innovazioni, tra cui l'aggiunta del meccanismo di giustificazione a destra (anno 1937), la spaziatura variabile (anno 1947), la spaziatura di linea variabile (anno 1953) e la sostituzione della navetta in gomma vulcanizzata in quella di metallo. La Varityper, oltre ad essere prodotto come normale macchina per scrivere, fu prodotta come macchina per composizione e duplicatore.

 Nel 1923 fu prodotto il modello Varityper portatile pieghevole con tastiera pieghevole e custodia per il trasporto.

Infine nel 1937 la macchina fu elettrizzata. L’innovazione principale era costituita da un meccanismo, posto sulla parte posteriore della macchina che riavvolgeva la molla si trazione dopo aver digitato 13 tasti, con conseguente forte rumore. Il carrello alla fine di ogni riga di scrittura, in automatico, produce lo spazio della interlinea programmata con ritorno a capo  

 L’appellativo Vari-Typer deriva dalla capacità della macchina di produrre una varietà di set di caratteri in varie dimensioni, comprese formule matematiche, simboli speciali e caratteri stranieri con una facile sostituzione del tipo navetta, e produrre una varietà di processi tra cui lastre litografiche, stampa offset fotografica e matrici per duplicatori.

 La Vari-Typer dipende dagli sviluppi dei brevetti dell’Hammond passati alla Frederick Hepburn Company, per poi finire nelle mani della Ralph Coxhead Corporation

Note

Come riportato in precedenza lo James Hammond fu un soggetto estremamente eccentrico, al punto da creare forti dubbi sulla sua integrità mentale, trascorse  gli ultimi anni della sua vita a bordo del suo lussuoso Yact attrezzato di una molteplicità di beni tra cui  una lussuosa macchina Panhard, un attrezzato laboratorio e un acquario, con la convinzione di vivere fino a cento anni, con l’intenzione di fare il giro del mondo.

            

 

      

Per maggiori chiarimenti o notizie consulta:                                                                                                     http://www.typewriter.be -                                                                                          http://www.typewriter.be/guidehammond.htm                                                          http://www.typewriter.be/hammondserials.htm