WELLINGTON- EMPIRE- ADLER-  ARCHO- PROTOS

Questo tipo di macchina funziona a battuta radiale. Con questa tipologia di cinematica i caratteri sono montati su barre che scorrono orizzontalmente su una piastra e, non su martelletti portacaratteri. In sostanza, viene modificato in spinta orizzontale  il tipo di battuta da sopra a sotto o da sotto a sopra (tipo scrittura invisibile).

Con la pressione di un tasto viene azionato il cinematico che spinge in avanti la barra portacaratteri fino al rullo gommato,  facendola scorrere sulla piastra orizzontale e, imprimendo sulla carta il segno/carattere selezionato.  Il carrello portacarta ad ogni battuta di tasto compie uno spostamento in avanti  mediante un sistema di scappamento. La scrittura delle lettere maiuscole o di alcuni segni particolari avviene mediante due leve (tasti) posizionate ai lati della tastiera  che azionano l'abbassamento del carrello. Su questo tipo di macchine la scrittura è visibile.-

Il principio di battitura radiale fu adottato nel 1892 da Grenville per la Rapid

L'inventore  Wellington Parker Kidder, nato il 19.02.1853 a Norridgewock -Somerset County -Maine (USA) e deceduto il 02.10.1924 a New York County- Manhattan. Il suo nome è sinonimo di macchine per scrivere ed è quasi (??) famoso come quello di Lathan Sholes, e, direttamente o indirettamente è associato a dozzine di macchine.

Il Kidder presentò la sua invenzione - brevetto  del 1891, perfezionandolo con brevetto del 1892.  Il sistema di scrittura radiale  per la prima volta, venne usato sulla Franklin, prodotta dalla Franklin Typewriter Co. di Boston- Massachusetts (USA), di cui il Kiddere era il responsabile tecnico.

Nello stesso anno 1892il Kidder  iniziò a brevettare i componenti relativi alla sua Wellington (brevetti n. 471/794 e 471/795). La principale  innovazione di questi brevetti era il sistema di scrittura radiale, consistente nella scrittura frontale a scrittura visibile.  Questa innovazione e la conseguente progettazione di una propria macchina per scrivere sono state le prime esperienze  che hanno contribuito a renderlo famoso e rendere il suo sistema di scrittura radiale visibile abbastanza commerciale.

La prima  macchina a scrittura radiale ideata dal Kidder  ad avere un certo  successo commerciale  fu la Wellington, prodotta nel 1894 dalla Williams Manufacturing Company contemporaneamente negli Stati Uniti e in Canada  con in marchio Empire. Questo tipo di macchina, senza dubbio, è una delle macchine per scrivere più influenti di tutti i tempi.

    

Successivamente progettò la The Noiseless sviluppata tecnologicamente per la riduzione del rumore. Il progetto fu acquistato dalla Remington che, per decenni, applicò tale sistema su svariati modelli prodotti.

Infine nel 1923, progettò la contestatissima  Rochester (una portatile quasi tascabile) prodotta in numero limitato dalla Rochester Industries Incorpored di New York. Qualcuno sostiene che l'inventore di questa macchina sia un tale Legget o Laggat o altri. Comunque sia Ernst Martin nel suo Die Schreibmaschine Und Ire Entwcklungsgeschicte (pag. 327), sia il Dan R. Post, nel suo Collector's Guide to Antique Typewriters (pag, 88- 89-91), che il Leonard Dingwert nel suo Kleines Lexikon Historischer Schreibmaschinen, attribuiscono la paternità della macchina al Kidder. In particolare il Martin riporta che questa quarta macchina è progettata sugli stessi principi della Wellington, della Empire e della Noiseless e, mette in risalto che " è la macchina delle contestazioni", forse, proprio per le attribuzioni ad altri inventori. Nel 1923/1924, su licenza della Rochester Industries Incorpored di New York  la macchina fu prodotta per alcuni mesi dalla Legget Portable Typewriter Co di Boston. Probabilmente questa è la causa che ha generata la relativa confusione di attribuzione della paternità.

Per circa trenta anni, tra il 1892 e il 1924, il design della Wellington è rimasto quasi inalterato e senza sostanziali variazioni. Il modello Wellington fu prodotto dalla Williams Manufacturing Company di Plattsburg NY, in due versioni distinguibili tra loro per il formato dei tasti. La prima versione aveva i tasti quadrati, mentre la seconda aveva i tasti tondi. Entrambi i modelli avevano tastiere diritte su tre file con un meccanismo a doppio spostamento e nastro extra largo. Anche se inizialmente si presentava come una macchina perfetta, con gli anni, sono emersi difetti di cromatura per apparizione di ruggine profonda. Anche la Empire fu prodotta in due versioni distinguibili per il formato della carrozzeria, infatti la versione due ha un telaio leggermente più largo e più alto nella zona antistante la tastiera.

Le Wellington, a livello nazionale, sono state commercializzate con il marchio Wanamaker Wellington dalla Wanamaker Department Store della Pennsylvania e con il marchio Davis, Inoltre, in Canada e nel Regno Unito, sono state commercializzate con il marchio Empire.  Tuttavia la consacrazione, l'affermazione e il vero sviluppo commerciale del design del Wellington Parker Kidder  è avvenuta sui mercati esteri e in particolare in Europa.   

Nel 1896 il brevetto della canadese  Empire fu ceduto al  fabbricante di biciclette tedesco Heinrick Kleyer.

HEINRICH KLEYER, nasce il 13 dicembre 1853 -muore il 09 maggio 1932 a Darmstadt; è figlio di un meccanico e si laureò in ingegneria presso la Darmstadt Techinical University. Il Kleyer, nel 1875, inizia la prima esperienza lavorativa presso la Importhaus Biernatzki & co di Amburgo. Successivamente, dal 01 marzo 1880, compie un viaggio di studio negli Stati Uniti dove permane per circa un anno; visitò gli stabilimenti della Manifacturing Company e ha la prima visione della Empire.

Ritornato in Germania inizia il commercio di biciclette importate dall'Inghilterra e tra il 1885 costituisce la Adler-Fahrradwerke Worm Heinrich Kleyer, con scopo sociale la produzione di biciclette (fu la prima fabbrica di biciclette in Germania). Sulle biciclette prodotte introduce numerose innovazioni, tra cui gli ingranaggi e i pneumatici. Nel 1887 diventa il fornitore ufficiale del Ministero della Guerra Imperiale, aggiudicandosi numerosi contratti per fornitura di biciclette e tricicli.- Inoltre, nel 1901, la società ampliò il suo scopo sociale introducendo la produzione di automobili, moto e motori per aerei.-

La maggiore espansione economica e maggiore successo derivò dalla produzione di macchine per scrivere che risultarono le migliori e più affidabili prodotte in Europa. Inizialmente furono commercializzate con il marchio Deutsche Empire e successivamente con il marchio Adler. Il prodotto fu realizzato  negli stabilimenti  della Adlerwerke Vormais Heinric Kleyer A.G. in Francoforte sul Meno.

Probabilmente il marchio Adler (Aquila in italiano) deriva dal cognome originario della famiglia.La Prima macchina prodotta con questo marchio fu il modello 7 che ebbe un enorme consenso e fu commercializzato con marchio diverso anche all'estero.

Nella sua originalità, sul coperchio coprileve di alcuni modelli della Adler 7 è riportato una decalcomania con un'aquila su una ruota di bicicletta; ciò, probabilmente, sta a significare la prosecuzione dell'attività del Kleyer (produzione di biciclette).

Nel 1953 la Adler si fuse con la inglese TRIUMPH diventando la TRIUMPH ADLER e, successivamente nel 1984, detta società fu incorporata dalla Olivetti spa

I più importanti  modelli standard o portatili prodotti dalla Adler sono :

 ADLER mod. 7-  immessa sul mercato nel 1899  Inizialmente venne commercializzata con il marchio Deutsche Empire  di cui furono prodotti circa 3.000 esemplari, e, a partire dal 1901 con il marchio ADLER 7. Questo modello, venne considerato una macchina di lunga durata, infatti in tutta la produzione non si hammo significative modifiche; fu la prima macchina tedesta di una certa importanza e fu commercializzata in tutta l'Europa. A differenza dei modelli americani a scrittura visibile, che stentavano ad avere una affermazione per i loro difetti, questa macchina ottenne subito un buon collogamento. I primi modelli avevano 27 tasti e i successivi trenta tasti.     

 Anche se, questo modello, fu prodotto in base al brevetto della Canadese Empire e sulle esperienze personali acquisite dal Kleyer in America presso gli stabilimenti della Empire, differisce sostanzialmente dal modello canadese che in Germania non ottenne successo e fu considerato di scarso valore tecnico e funzionale. Il modello ADLER 7, come altri prodotti successivamnete, furono adattati per i non vedenti, mediane dispositivi speciali che ne agevolavano l'uso, come un proprio spaziatore e evidenziatori digitali per i singoli caratteri e segni.  Inoltre, questo modello, fu commercializzato come: Eagle, Aigle, Adler, Aguia, Opejtb, Orn, Orel (Cecoslovacchia), Ozil (Polonia) e Vultur seguendo una unica numerazione di serie (Ernst Martin - Die Screibmaschine Und Ihre Entwicklungsgeschichete- pagina 168/169).

 Per caratteristiche e modalità d'uso, si rimanda a quanto riportato nella descrizione della macchina.

Qui di seguito le foto dei modelli 7, Orel, 15, 16 e 25. Quelle relative ai modelli 7 e Orel fanno parte della mia collezione.

 

ADLER modello 8-  prodotto nel 1902. Questo modello fu prodotto per coloro che usavano contemporaneamente scrivere in lingue diverse (tedesca, russa o altra lingua europea o orientale che necessitava di caratteri cirillici). Era dotata di due gruppi di scrittura con 180 caratteri e, a richiesta, veniva fornito con caratteri in corsivo o in stampatello.  Il cambio di gruppo di scrittura avveniva mediante l'estrazione dei trenta martelletti con i relativi novanta segni e sostituiti con la sostituzione di altro gruppo di scrittura da infilare sulla testa delle aste portacaratteri . Inoltre sia il modello 7 che il modello 8, sempre a richiesta. veniva fornito con il sistema silenzioso. La differenza del sistema silenzioso da quello normale era data da una serie di accorgimenti, come il rullo. Il modello silenzioso era particolarmente adatto per le aziende che necessitavano di passare da una lingua ad un'altra. Il cambio avveniva mediante una levetta che abbassava o innalzava il carrello. Anche questo modello aveva accorgimenti per i non vedenti.

Il modello ADLER in alluminio, fu prodotto nel 1909 - e si dimostrò estremamente pratico  per viaggi e campi militari; pesava 6 libre pari a kg 2,7355 (0,453592 X 6) in meno del modello normale.

ADLER Modello 9 e 10- modelli sperimentali prodotti nel 1907/1910

Adler Modello 14 -Modello speciale prodotto nel 1910 sulla base del modello 7; era munito di 8 tasti avanti al telaio della tastiera  e distribuito come macchina per compilare fatture e prenotazioni. 

ADLER modello 15- immessa sul mercato nel 1911  caratteristica:  46 tasti su quattro file   

ADLER modello 16- prodotta nel 1911- caratteristiche:  come il modello 8 era dotato di scrittura intercambiabile e un dispositivo di trasporto molto semplice. Differiva da modello 8 dalla forma dei tasti

ADLER modello 17- prodotto nel 1911- caratteristiche: simile al modello 11, con la differenza di quattro file di tasti

Adler Modello 19- prodotto nel 1912-  caratteristiche: era un modello speciale adatto per le forme matematiche e chimiche

ADLER Modello 25- prodotto nel 1925-  Caratteristiche: regolatore per il rullo; dispositivo per il nastro bicolore; cerniera di comando della ruota; dispositivo  dell'interlinea a destra e sbocca carrello a sinistra; marginatore per il rullo. A partire dal 1930, fu aggiunto il sistema silenziatore simile ai modelli 7 e 8. Sostituisce il modello 15. 

ADLER Modello 31 –prodotto nel 1931.dalla  Adlerwerke su licenza della Triumph Werke Numberg AG. e brevetto del Berthold Baumann.  Caratteristiche: tastiera con 45 tasti cerchiati con vetrino a fondo chiaro disposti su quattro file per complessivi 9° segni caratteri; 2 tasti per lettere maiuscole; 1 tasto fissa lettera maiuscole; tasto di ritorno; nastro bicolore con levetta per cambio sul lato destro della tastiera e inversione automatica;  tabulatore decimale con 6 tasti posti sulla parte centrale antistante la prima fila, i cui punti di tabulazione sono impostati e cancellati individualmente o simultaneamente mediante una levetta posta sul lato destro della tastiera. Interlinea con tre posizioni  

       

Come si può notare dalle figure 1 e del brevetto americano n. 2117235 la leva del tasto aziona una leva oscillante che mette in movimento l’asta porta carattere

ADLER -modello portatile- prodotto nel 1913.  caratteristiche: in pratica è il modello 7 rimpicciolito, con due interlinee; marginatori davanti al rullo; carrello sfilabbile senza necessità di asportare viti,  mediante: 1)- scollegamento del tirante del carrello; 2)- spostamento del marginatore di sinistra fino all'estremità della barra dentata; 3)- abbassamento del tasto lettere maiuscole; 4)-spingendo il carrello a destra fuori della guida.. Dimensioni delle macchina cm 13 x cm 27 h cm. 3 -Peso kg. 5

Qui di seguito vengono riportate le foto di alcuni miei modelli portatili. Anche le portatili furono commercializzate all'estero come: Eagle, Aigle, Aguia, Opejit, Orn, Orele (Cecolosvacchia), Orzil (Polinia, e Vultur seguendo unica numerazione di serie. La seconda foto si riferisce ad una mia Orel commercializzata in Cecoslovacchia

  

ARCHO

 Ernst Martin a pagina 285 e seguente del suo Die Schreibmaschine und Ihre Entwicklungsgeschichte                      riporta una esauriente descrizione di questa macchina. Egli in sintesi riporta:      

                         

 Macchina a battuta radiale sulla falsariga della Adler Model 7, Progettata da Karl Winterling e, prodotta dalla Archo Schreibmschine  Company  di Francoforte sul Meno – Robert Myer Strasse 24- 26, con tastiera universal su tre file con 30 tasti  cerchiati con vetrino a fondo scuro, sviluppante 90 segni caratteri a mezzo del sistema di commutazione; carrozzeria in metallo pesante (ghisa) con coperchio amovibile a ventaglio a protezione delle aste porta caratteri. A differenza della Adler tutti i meccanismi sono alloggiati all’interno del telaio; molle delle leve dei tasti guidate che permettono una leggera pressione dei tasti e un rapido ritorno in posizione di riposo.  Inoltre le aste portacaratteri sono più larghe e riducono la possibilità di accavallamento. Il nastro è largo mm.25 e le bobine sono progettate in modo a poter essere sostituite da altre di marca diversa. Il carrello è di facile rimozione, può essere estratto dalla macchina e reinserito senza allentare alcun dispositivo di fissaggio ma, è protetto contro una eventuale rimozione accidentale. La macchina descritta corrisponde al modello D prodotto e messo in commercio dal 1922 al 1927 –serial fino al 20.000 e oltre.

 I modelli A), B) e C) furono modelli sperimentali e non messi in commercio.

Successivamente e fino al 1936 fu prodotto e commercializzato il modello 10 – serial fino al 41.000 e oltre, con tastiera su quattro file con 44 tasti sviluppante a mezzo del sistemo di commutazione 88 segni caratteri; dotato di tabulatore decimale fino a 10 tasti e con possibilità di sostituire il font dei caratteri con altri di lingua diversa. A richiesta veniva fornito con carrello fino a 60 centimetri. Contemporaneamente dal 1930 al 1933 (qualcuno sostiene fino al 1935) fu prodotto e commercializzato una versione semplificata denominata Archo Special con carrello scorrevole su sfere. In merito sono alla ricerca di ulteriori precise notizie .

Nel 1941, per l’esportazione,  fu prodotto  il modello 15, costituito dalla base del modello 10 con migliorie e il Modello 20 costituito dal modello 15 con ulteriori migliorie.

Infine nel periodo 1937/1939 fu prodotto e commercializzato il modello Archo Noma con tastiera su quattro file con 44 tasti sviluppanti a mezzo del sistema di commutazione 132 segni caratteri.   

 

PROTOS

 Infine, sulla stessa falsarica la ZIMMER & Co. K. a A, Frankfurt sul Meno- Hanauer Landstrasse 165- produsse tra il 1922 e il 1925 la  PROTOS modello 1 e  modello 2. Questi modelli si differivano dal modello Adler 7 e dal modello Adler Klein per il coperchio, infatti mentre le prime erano dotate di un coperchio a ventaglio, le Protos, invece, pur conservando la curvatura a semicerchio, avevano un coperchio quasi rettangolare; inoltre, il modello due differiva dalla Adler Klein anche per coperchio color bianco.-  Nel 1924 fu prodotto la Protos Mod. E, sulla quale il set di leve tipo può essere rimosso e sostituiyo con altro. In Germania e Austria  fu distribuita dalla tedesca  Bürotecnische Gesellscaft m.b. H München.

É una macchina a spinta radiale completamente durevole ed efficiente, silenziosa, con carrello e piano facilmente asportabili per permettere l'accesso all'interno per la pulizia. Tastiera con 30 tasti per complessivi 90 segni/caratteri, con una scrittura chiara e visibile. É adattabile a tutte le lingue e tastiere