FK Fabrika Karabinòv

 

La produzione di macchine per scrivere in Polonia è stata sempre carente, per gli ostacoli creati dai vari regimi al governo. Durante il periodo della dittatura comunista, il possesso di una macchina per scrivere, anche ad uso personale, costituiva un grave pericolo, perché l’oggetto era considerato materiale “”strategico”” e, per la detenzione, occorreva un permesso speciale da parte della polizia.

Tra le macchine per scrivere commerciate in Polonia fino al 1937, notiamo i modelli C28- C38 e C48 della Contin prodotte in Francia e, vendute con il marchio FK, nonché, il modello D prodotto nel 1937 con brevetto polacco.

Durante la seconda guerra mondiale alcuni produttori, come Optima, Consul, Erika, hanno prodotto versioni speciali per le forze armate polacche.

Dopo la seconda guerra mondiale le poche macchine per scrivere utilizzate negli uffici, erano dei vecchi modelli obsoleti e malfunzionanti importati, per la maggior parte, dalla Repubblica Ceca e dalla DDR; inoltre, su questi modelli occorreva adeguare il Keyset, e montare gli OTTO caratteri specifici della lingua polacca; lavoro, non facile da eseguire, presso piccoli laboratori non attrezzati per la ricostruzione o modificazione di rune (carattere).

Ai fini del pagamento della "quota dei dazi" tra i paesi comunisti nel 1960, fu stabilito che la produzione di apparecchiature per ufficio era di esclusiva pertinenza della DDR e della Bulgaria, con divieto assoluto di produzione negli altri Stati.

In Polonia, su concessione del brevetto della svedese Facit,  la produzione di macchine per scrivere ebbe inizio nel 1970 nello stabilimento di Radom, “Luczznit” della FK,; ma, ormai era troppo tardi per avere un discreto successo. Infatti era già in atto la sostituzione della macchina per scrivere con i Personal Computer e, molti stabilimenti venivano chiusi, come quelli della Underwood e Royal di Hartford e della Remington di Elmira U.S.A

La prima macchina per scrivere prodotta in Polonia probabilmente è stata la "Orzeł" prodotta nel 1920 a Poznań, clonando il modello 7 della tedesca Adler con piccole variazioni nella struttura, ma, impiegando pessimi materiali, in particolare l’acciaio e la gomma.

Ciò fu possibile, in seguito al trattato di Versailles del 1918, con il quale venivano cancellati tutti i brevetti tedeschi.

Sulla base di tale normativa, senza alcuna difficoltà e senza sostenere oneri per l’acquisizione del brevetto fu possibile riprodurre le macchine della AEG –brevetti MIGNON e, della Continental, con sigle diverse, come la "Yu Ess" prodotta negli Stati Uniti, la "Heady" in Francia, la "Tip Tap" in Cecoslovacchia e, i Modelli C28- C38 e C48 della Contin in Francia (vedi anche appunti 35).

A beneficiare della normativa troviamo anche le industrie polacche; infatti nel 1930 (qualcuno sostiene anche qualche anno prima), la Fabryka Karabinów immise sul mercato una macchina per scrivere standard con il Marchio FK che sono le iniziali della produttrice. Questo modello, prodotto nel 1933 nello stabilimento di Varsavia non è altro che un riclono di un modello della francese Contin. Riclono, perché come sopra accennato la Contin aveva a sua volta riprodotto macchine della Continental. Tale assunto è facilmente riscontrabile esaminando le seguenti foto di una Contin e di una FK della mia collezione dalle quali si evince una perfetta somiglianza ed estetica.

La Fabryka Karabinów importò e riprodusse nello stabilimento di Varsavia i Modelli C28 con rullo cm (anno 1930/32), C38 con rullo cm. 28 (anno 1933) e C48 (anno 1937) della Contin francese e, nel 1937/38 produsse il Modello D con brevetto polacco. 

Infine, nel dicembre del 1938 inizia la produzione di un modello portatile della svizzera Paillard SA progettata da Giuseppe Prezioso e, rietichettato FK Mała (Mala significa piccola) e, nel 1939 il modello standard EFKA. Se confrontiamo il modello EFKA con i precedenti modelli FK e CONTIN non è difficile notare la somiglianza

   

La FK Mala è una piccola macchina portatile (Mala significa piccola) con una tastiera QWERTZ su quattro file con 42 tasti in plastica colore nero sviluppante complessivamento 84 segni caratteri; due tasti per lettere maiuscole; tasto di ritormo e tasto libera margini

 Durante la seconda guerra mondiale non furono prodotte macchine per scrivere. Nel 1990 cessa la produzione di macchine per scrivere anche in Polonia

Tra le due guerre mondiali, la Fabryka Karabinów è stata la maggior produttrice di armi da guerra polacca. Non si hanno notizie precise sulle origini della società. Da frammenti pervenuti, si rileva che la società fu fondata dalla famiglia Gerlach con oggetto sociale la produzione di posate. Le prime notizie risalgono al 1886, anno in cui il “piccolo laboratorio” di Via Srebrna di Varsavia fu eredito da Maksymilian Gerlach, figlio di Wilhelm Gerlach. Nel 1897 la società fu trasformata in una società per azioni con l’ingresso del nuovo socio Edward Pulst , con incarico di ingegnere capo con mansioni di direttore tecnico.

In questa sede non viene trattato il susseguirsi delle vicende societarie della FK e relativi prodotti, in quanto  esulano dalla trattazione dell'argomento; si evidenzia, semplicemente, che la società ebbe una vita travagliata con  svariati cambi di ragione sociale e, fu produttrice di armi per l’esercito tedesco e di quello russo nei rispettivi periodi di occupazione da parte di quelle potenze.