YOST MODELLO 10 - LA MIA STORIA

Yost 10

 

Sono nata tra il 1902- 1905. Sul mio attestato di nascita fu inciso il numero di serie 89.328. Ero una MISS elegante, sobria ed invidiata da molti.  Appartenevo alla  nobile famiglia degli  YOST ed ero concorrenziale per efficienza e splendore con le cugine delle famiglie Sholes & Glidden e Remington-

Svolgevo il mio compito con eleganza ed estrema precisione ed ero riverita ed ammirata. La persona che mi aveva in custodia non  faceva  mai mancare un bocciolo di fiore sul  tavolo ove ero installata e,  spesso, nel corso della  giornata mi accarezzava con un panno morbido per evitare il deposito di polvere e impurezze sul mio corpo.- Ero, felice.....  ero bella; ero  veramente splendita !!!!

Poi un giorno...., un triste giorno...., anzi un tristissimo giorno …., non so per quale motivo,  mi ritrovai in un ripostiglio buio e senza aria. A poco a poco, la polvere e la sporcizia  mi invasero e mi ricoprirono...... si distingueva appena la mia sagoma...... Ero triste...!!! ero la compagna di ratti e ragni che si annidiavano tra i miei ingranaggi….. Persi eleganza; persi la bellezza e lo splendore !!! Le mie membra (meccanismi) a poco a poco si intorpidirono,  successivamente si anchilosarono, e....-, infine si bloccarono a causa della ruggine e della sporcizia.- Ero diventata veramente brutta e decrepita !!.  In quello stato, memore degli antichi splendori,  quante volte ho invocato la mia fine !!!-

Un bel  giorno..... rividi la luce e,...... mi resi conto che ero più brutta di quello che pensavo !!!!. Mai, come in quel momento  invocai  la demolizione !!!..... Il mio calvario, però,  non era finito.... ….....!! Infatti, mi ritrovai immersa in un recipiente e ricoperta di un liquido appiccicoso e maleodorante. Con un certo sollievo, pensai che forse era giunta la fine del mio calvario. Invece, mi sbagliavo..... dopo  qualche giorno riemersi; prima: spruzzi  di acqua e, successivamente soffi di aria, anche se non forti, mi tormentarono a più riprese  per ore e ore.  Dopo............, iniziò il vero supplizio... ; stavo subendo una vera sevizia.....; le mie membra scricchiolavano ……… e,  poco a poco perdevo qualche pezzo...; alla fine mi trovai  tutta nuda (smontata) e ridotta  in una miriade di pezzi  …… A qual punto, pensai  che finalmente era giunta la tanto sospirata fine …..; però, il supplizio non era terminato …!! Prima : mi ritrovai in una lavastoviglie …e, successivamente,.....ogni mio pezzo fu strigliato..... grattato ... levigato e, ....poi..... tanto solletico …. Invocai il mio fato.....e, mi augurai  la mia fine ??? Oh quante volte sospirai....... dolce...., dolce  fine..... vieni presto in mio aiuto !!....

Successivamnete mi resi conto che qualche cosa stava  cambiando : le mie membra, liberate dalla ruggine e dalle incrostazioni, incominciavano a risentire una specie di sollievo  e, un certo benessere ...;  a poco a poco  acquistavo  una certa energia e certa  lucentezza …; e, infine .....- incominciavo  ......... a ricompormi ....  a ricompattarmi….…. Con grande meraviglia, mi chiesi : cosa  mi stava succedendo !!!! ; un  miracolo ???.......; un processo rigenerativo sconosciuto e incomprensibile ????…..  Ad un tratto mi rividi : bella !!!… splendita !!! … stupenda !!! ... superba...!!!  Notai con grande meraviglia che ero ammirata e coccolata, anche di più di quando nacqui !!!.

Ora, dopo tante peripezie,  mi trovo felicemente in bella esposizione e, in compagnia di una mia sorella maggiore: una Yost modello quattro e di tante consorelle:  Hammond, Blickensderfer, Remington, Olivetti, AEG Mignon, Adler e tante, tante altre........

Cosa era successo ???? ………  da cosa era dipesa la mia rinascita ?????........

Bene !!! non voglio togliere il merito del resoconto al mio benefattore e protagonista di questa rinascita …. A lui il grande merito !!!!  a lui,  un grande, un grandissimo grazie per avermi ridato vita, splendore e tanta.... tanta ammirazione........-

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Per gentile concessione di Guy Pérald, autore di questa rinascita, vengono riportate  le operazioni di restauro della Yost 10 - Per consultare la versione originale collegarsi al link ; http://www.typewriter.be/restoration-yost10.htm  

La traduzione è stata effettuata a senso e non letterale per meglio chiarire e illustrare le operazioni di restauro. Forse qualche dettaglio e qualche concetto è ancora da limare………..

RESTAURO DELLA MACCHINA DA SCRIVERE YOST 10 MATRICOLA 89.328

Nell'estate del 2005 fui colpito da un virus.... "virus macchine da scrivere". Il primo sintomo della infezione si manifestò con una Underwood 5, che acquistai in ottime condizioni.  Ero felice di questo affare, al punto che dopo qualche settimana mi ritrovai in casa  la sorella maggiore (prodotta prima): una Underwood 3. Ben presto, a questi due modelli se ne aggiunsero tanti altri  di marche diverse. Ad un certo punto, mi resi conto che tutti i modelli che possedevo erano da collezione, ma non erano modelli rari; pertanto, mi misi alla ricerca di modelli rari o di modelli con un significato storico.

Successivamente mi imbattei in un modello molto diverso: una macchina a scrittura invisibile e con doppia tastiera: una Yost 10. Questa macchina era in uno stato pietoso di conservazione e, mentre la guardavo ebbi una strana sensazione, come quando ti trovi in presenza di qualcuno che  implora il tuo aiuto. Più la guardavo e più cresceva il mio disagio. Ero perplesso e incapace di muovermi, come se una forza occulta mi avesse pietrificato. Volevo allontanarmi, ma non ci riuscivo. Una forza invisibile mi aveva bloccato e, alla fine, non so il come e il perchè, mi  ritrovai in casa questo cimelio di ammasso di ruggine...... A casa, ogni volta che la guardavo mi riprendeva quella strana sensazione e, non mi rendevo conto del perchè....... Come un automa incominciai a guardarla e a prendere appunti. Successivamente, la mia attività lavorativa fu assorbita per giorni e giorni da questa creatura.......  Alla fine,..... dopo tante fatiche, tante peripezie  e, sopratutto dopo  tantissimi sacrifici me la ritrovai restaurata.

Era  il mio primo restauro di macchine da scrivere ed è superfluo evidenziare la tensione, l'ansia e i sacrifici che mi  accompagnarono per diversi mesi.-

Avevo preso con me stesso l'impegno d'onore di restaurarla  e, ad ogni costo volevo onorare questo impegno !! Mi rendevo conto che questo lavoro era oltremodo impegnativo e irto di sorprese perchè era il primo lavoro di restauro di macchine da scrivere e non conoscevo alcuna tecnica in merito, inoltre,  era la prima volta che mi capitava tra le mani una Yost; pertanto, dovevo necessariamente fare degli studi e documentarmi. Iniziai le ricerche sulla struttura del soggetto documentandomi sulla  composizione del meccanismo e sul suo funzionamento.  Quindi ricerche ...... , sempre altre ricerche. Quante ore ho navigato su Internet per reperire notizie, documenti  o dettagli utili ????. Non è facile fare un calcolo delle ore trascorse sul mio PC !!!! Comunque, volevo onorare il mio impegno con me stesso e, a tutti i costi, volevo restaurare questa macchina e renderla efficiente e paragonarla con un altro modello funzionante. Tra le tante ricerche effettuate, ho consultato anche il museo virtuale della macchina da scrivere di Paul Robert, che mi è stato, e tutt'ora mi è di grande aiuto per altri restauri. Quante richerche.......; quante scoperte...... !!!! Tra le scoperte,  ho appurato tra l'altro, che la prima macchina immessa sul mercato per uso commerciale fu la Sholes Densmore, prodotta nello stabilimento dell'armaiolo americano  Remington. Tutte queste ricerche, tutti questi studi, tutte le conseguenti scoperte  mi hanno sempre più spinto ad alltre ricerche dii notizie utili che hanno ampliato le mie conoscenze e nel contempo aumentato il mio interesse per la "mia" Yost.

Yost 10

Queste foto mostrano le condizioni  della macchina al momento dell'acquisto.

Il restauro di questa macchina mi aprì nuovi orizzonti e mi fece capire che per il prosieguo della mia attività amatoriale ero costretto prendere delle decisioni radicali. Infatti, dopo tanti tentennamenti e dopo tante riflessioni decisi di:

1)-vendere dalla mia collezione le macchine "normali" (Mi dispiacque per le Underwood 3 e 5);
2)-Collezionare esclusivamente macchine rare o  con un significato storico;
3)-Restaurare la Yost e, confrontarla con un modello funzionante ed efficiente.    ---------------------------                              4)-Restaurare anche altre macchine da scrivere 

In seguito a quanto deciso,.... iiniziai la ricerca di un'altra Yost e, contemporaneamente misi in vendita alcuni modelli della mia collezione,  dopo averli ripuliti, oleati e lucidati il più possibile.-

Su Ebay francese, tramite Paul Robert, trovai una altra Yost 10 da confrontare con quella in mio possesso. A questa buona notizia, se ne contrappose subito una cattiva, in quanto la macchina rintracciata era in condizioni peggiori della mia. Nonostante tutto, decisi di restaurare e rendere efficiente la mia Yost 10. Iniziali il lavoro con la speranza e l'auspicio che il modello in mio possesso fosse completo di tutti i meccanismi.-  Però oggi, per le difficoltà affrontate e con l'attuale esperienza, sarei un pò più cauto nel prendere decisioni, nel senso che oggi sarei un pò meno avventato e impulsivo nel deciderei; in conclusione, se il modello riveste le caratteristiche della rarità o entità storica,  priima lo esaminerei con la dovuta calma e cautela e poi deciderei sulle procedure di restauro.

SMONTAGGIO 

Le operazioni di smontaggio della macchina necessitavano  grande prudenza ed accortezza per evitare la rottura di qualche perno nell'asola, anche in considerazione della difficoltà di reperire il  ricambio a seguito del diverso sistema metrico decimale inglese (i perni hanno una filettatura di avvitamento antiorario).  Prima di iniziare qualsiasi operazione selezionai la macchina in parti ben distinte, prendendo appunti su ogni operazione che andavo a compiere, anche con documenti fotografici; in particolare presi appunti sulla posizione esatta dei 2 typebars, dividendoli a "ore12", con indicazioni della parte sinistra fino alla lettere T e, la parte destra con inizio dalla lettera G. La prima operazione fu quella di smontare il carrello separandolo dal telaio; successivamente iniziai a smontare la carrozzeria asportatando il grande piatto nichellato con il relativo tampone inchiostrato. Dopo queste operazioni, la macchina spogliata di parte della carrozzeria e di alcune parti mobili, aveva un aspetto orribile. Era simile a uno scheletro in decomposizione !!!. 

Successivamente numerai progressivamente gli 87 (ottantasette!!) collegamenti tra tasti e i typobars. Questa operazione mi permise di togliere i 42 collegamenti del typobar superiore e, successivamente i 43 dell'inferiore.

Yost 10

Queste immagini mostrano la macchina priva del carrello e del grande piatto nichellato

Questo lavoro non fu divertente e mise alla prova le mie risorse di calma e pazienza, perchè la maggior parte dei perni che fissavano i collegamenti al meccanismo dei tasti erano bloccati dalla ruggine; inoltre, per effetto delle incrostazioni dovute alla sporcizia ed alla ruggine era piuttosto difficile raggiungere i perni, bulloni e viti e agganciarli con pinze, chiavi o altro per svitarli.  Le medesime difficoltà le dovetti affrontare,  quando mi accinsi a rimuovere le molle dei meccanismi di collegamento dei typebars. Dopo aver rimosso parecchie viti e bulloncini e un certo numero di parti meccaniche, riuscii a liiberare completamente il meccanismo del typebar. A questo punto, per lo spettacolo che si presentava, fui preso dal panico e dall'incubo di non riuscire in seguito a rimontare esattamente e nel loro ordine originario l'insieme degli 85 pezzi smontati. 

Un altro incubo si aggiunse a quello precedente quando mi preparavo a rimuovere le 16 barre che sorreggono in posizione eretta l'insieme del meccanismo dei tasti. A quel punto mi aspettavo il sorgere di qualche problema. Infatti, non potei evitare il distacco automatico di parecchi  pezzi .

Cercavo di farmi coraggio diicendo a me stesso che i problemi che stavo affrontando facevano parte del processo di restauro  e, in un certo senso, avevo già affrontato in precedenza nel restauro di  auto e moto di epoca, di orologi antichi o di altri oggetti di antiquariato. A questo punto, mi rincuorava e mi dava fiducia la certezza che: se un oggetto è stato in precedenza assemblato manualmnente, nello stesso modo, successivamente, ci deve essere la possibilità di rimontarlo

Yost 10

Dopo queste operazioni, avevo a disposizione un telaio nudo e tante ....... tante pile di pezzi

Pulizia

A questo punto era giunto il momento di pulire, sgrassare e lucidare tutti questi pezzi... Considerando che fin'ora avevo impegato 85 ore di lavoro per smontare la macchina, mi chiedevo quante altre ore mi occorrevano per la pulizia e il rimomtaggio dei pezzi. In conclusione quante ore  avrei impiegato per questo restauro ???

Con tanta pazienza ero riuscito a smontare tutti i collegamenti, contando e prendendo appunti anche sul numero dei giri occorrenti per svitare ogni singola vite e ogni singolo bulloncino; inoltre, a mano a mano che smontavo, separavo il tutto in tre distinte sezioni.

Yost 10

Per non avere problemi nelle operazioni di rimontaggio, annotavo ogni operazione mediante foto - disegni ed appunti, perchè mi rendevo conto che se non avessi effettuato queste operazioni, sicuramente avrei avuto dei grossi e insormontabili problemi nel rimontare.

Per sgrassare e pulire la serie di typebars, su suggerimento di alcuni amici, usai una..... lavastoviglie. I risultati ????, per essere snceri, non fu un successo; anzi, anche se il grasso e la sporcizia erano quasi del tutto scomparsi, constatai che i pezzi lavati con tale sistema risultarono più arrugginiti di prima !!!  Di conseguenza, mi resi conto che per effettuare un buon lavoro dovevo effettuare la pulizia  manualmente e, ciò significava ore ed ore di lavoro.....; con grande pazienza iniziai questo lavoro e alla fine fui soddisfatto del risultato.

Meccanismo

Dopo queste operazioni, era la volta del meccanismo interno. Anche in questo caso chiesi il parere ad esperti di ""annerimento"" delle parti meccaniche. Con mia grande delusione, nessuno seppe darmi una valida soluzione; quindi....... indovinate ?..... Si, ho dovuto pulire il tutto a mano.

Yost 10

Come già anticipato, per sostenere l'onere del mio hobby (più esattamente... passione), nel corso di questo restauro, ho comprato e rivenduto diverse macchine tra cui: una Yost 4, una Smith Premier 4 (con tastiera belga), una Adler 7, una Mignon 2, una Mignon 4, una Smit Premier  10, una Hammond 12 con tastiera ideal, una Yu Ess, una Standard pieghevole, una Imperial B, due Caligraph e una Blick Featherweigt...

Era un incubo: la mia mente era sempre impegnata dalle macchine da scrivere; sognavo macchine da scrivere dalla sera alla mattina e dalla mattina alla sera; di conseguenza, quante ore di sonno ho sacrificato per questo lavoro ????. Mia moglie era disperata.. e, una notte che, come al solito, ero andato a letto piuttosto tardi, trovai vuoto il suo posto e, sul suo cuscino....... una macchina da scrivere. Era una Hammond multiplex.  

Certamente e, con la speranza di farmi ragionare, con quello espediente sicuramente  mi voleva far capire che.........; ad ogni modo, raggiunse il suo scopo........- 

Carrello     

Ho iniziato a smontare il carrello rimuovendo alcuni perni e, facendo attenzione ad effettuare le operazioni con molta precisione, con calma e senza forzare, onde evitare danni irreparabili, quali la rottura di un perno nell'asola.

Yost 10

Ho fotografato le varie parti da inviare alla nichellatura, in modo da non avere sorprese in seguito per la mancanza di qualche pezzo. 

In attesa della riinichellatura dei pezzi, ha sabbiato il telaio e ho dato il primo strato di vernice alla carrozzeria; poi, ho stuccato i fori più piccoli. Successivamente, con carta vetrata della gradazione # 600 ho levigato le parti meccaniche della carrozzeria ed infine le ho riverniciato in nero per la seconda volta, usando la vernice Pinstriping Stencil Tap, che avevo ordinato alla Finesse Pinstriping Inc.

Yost 10

Una volta ultimato il restauro, desideravo come risultato finale, una macchina con un aspetto nuovo, ma anche un pò "ANTICHIZZATO". Per tale motivo, per eliminare la lucentezza, ho steso sulle parti esterne della carrozzeria due strati leggeri di vernice, e, successivamente trattandole  con una soluzione di polish.

Sempre in attesa delle parti inviate alla nichellatura, ho ricostruito i rulli di alimentazione della carta. Come ho fatto ....?? Consentitemi di serbare questo segreto !!!!..., ma se siete davvero interessati... contattatemi e ve lo dirò.

Yost 10

Finalmente, telefonicamente, ho ricevuto la buona notizia che le parti nichellate erano pronte. Era giunto il momento di rimontare il carrello !!. A parte alcuni problemi di lieve entità, come per esempio il ristringimento del diametro dei fori che alloggiano le viti, a causa dello spessore del nichel, il resto è filato tutto liscio. Ero davvero soddisfatto come procedeva il lavoro e come tanti pezzi rimessi insieme diventavano nuovamente una macchina da scrivere.

Yost 10

Il lavoro diventava più difficile quando mi accinsi a rimontare il resto del puzzle, a partire dalle leve porta caratteri, dai tasti e dal resto del meccanismo di scrittura.-

Yost 10

Come avevo previsto non fu facile rimettere nel telaio il meccanismo completo di scrittura. A causa della vernice, i fori ove sono alloggiati i perni delle parallele (che mantengono il meccanismo in atto) si erano rimpiccioliti; però, per forza maggiore, dovevo sfruttare questi fori per rimontare i vari meccanismi e non c'era un altro sistema sostitutivo. A queste difficoltà,  si aggiungevano quelle causate dalla individuazione dei bulloncini maschi con la filettatura a destra,causate dal  diverso sistema metrico europeo che differisce da quello anglo-americano.

Yost 10

Infine, il lavoro che maggiormente mi preoccupava era il rimontaggio dei vari collegamenti tra i tasti ed il meccanismo dei tipebars, ma con mia grandissima sorpresa  tutto filò liscio senza impedimenti.

Ora era la volta di rimontare e rimettere nella loro posizione originale la barra spaziatrice e  tutti gli altri 85 meccanismi dei tasti . 

Yost 10

Rimontai i collegamenti del typebars delle lettere mimiscole e poi quelli con le lettere maiuscole.

Yost 10

 Dopo tutte queste operazioni, finalmente potei togliere i cartellini numerati  !!!.-

Yost 10

L'ultima fase di restauro fu superata agevolmente senza grossi problemi. 

Yost 10

Dopo aver rimontato i supporti del carrello apportando  alcune lievissime modifichie all'altezza naturale del typebars...., riuscii a riportarli ancora una volta nella loro posizione originale;

Infine, ho rimontato i pannelli della carrozzeria in successione: anteriore, posteriore, destra e  sinistra;  rifatte e applicate le nuove decalcomanie (di nuovo grazie Paolo); 

Ed ecco come si riprensenta la nuova Yost 10, rinata dopo oltre 100 anni !!!

Yost 10

ecco il mio lavoro ultimato

Che ne dite  ??  Per me è meraviglioso e posso essere soddisfatto anche perchè questa macchina va "molto bene" e si può anche scrivere  !!!!!Yost 10

PS: per fortuna io e mia moglie siamo ancora insieme ! (happily my wife and I are still together!)

E.... cosa si può pretendere di più - lei è particolarmente affezionata a questa macchina.  (And.......... what’s more: she is particularly fond of this machine).

Come nelle favole : tutto è bene quello che finisce bene"" (All's well that ends well).
 

Yost 10

          YOST MODELLO 10 -MATRICOLA 89.328 - COME SI PRESENTA DOPO IL RESTAURO