OLIVETTI M40 PRIMA SERIE- MATRICOLA 90116- PRODOTTA NEL 1930

  all'inizio dello scorso anno (2015)  notai su un sito internet l'offerta di una macchina per scrivere ""Olivetti M40 funzionante"" per  un importo di euro 30 circa, compreso il trasporto. Più per curiosità che per altro, l'acquistai con conseguente pagamento anticipato. La prima sorpresa la ebbi alla consegna tramite corriere, perché, mi fu richiesto il pagamento delle spese di trasporto, anche se l'avevo già versate al venditore. Potevo rifiutare il ritiro, ma sicuramente ci avrei rimesso quanto già pagato; pertanto, sempre per curiosità o per istinto, la ritirai. La seconda sorpresa (ma in effetti non era una sorpresa, perché prevedibile), notai che l'oggetto  si presentava come un pezzo di ferro tutto ruggine coperto di lerciume e, solo dalla forma si poteva intuire che in origine era una Olivetti o una standard simile e, non era affatto funzionante.

 La  presente foto fu scattata dopo un profondo e minuzioso lavaggio, con asportazione di tanta ruggine, sporcizia, detriti e lerciume vario.

Con questa prima operazione riuscii scoprire che si trattava di una Olivetti e a sbloccare il carrello. Nel contempo risultarono vani tutti i tentativi per sbloccare le leve dei tasti, le aste porta caratteri e, quanto altro del cibernetico; come pure, fu inutile ogni tentativo di svitare qualche vite. Infine, anche la ricerca della matricola, sui due lati del telaio o in altre zone, non apportò alcun risultato.

Dopo un secondo lavaggio ed eliminazione di altra ruggine e sporcizia riuscii a sbloccare alcune aste porta carattere.

Poiché, non volevo assolutamente demolirla, in quanto, per principio sono contrario a tale operazione e ho sempre tentato un recupero, decisi di effettuare un ulteriore e più approfondito lavaggio. Pur conoscendo i rischi in cui andavo incontro per l'eccessivo detergente usato o da usare, tenni  la macchina per qualche  giorno a mollo in un recipiente con solvente antiruggine al nitro e, successivamente la immersi in un contenitore con tre litri di Dekasol PR 65, prodotto da DK AUSILIARI CHIMICI di Ozzano dell'Emilia. Dopo alcuni giorni notai che alcune leve porta carattere incominciavano a muoversi, quindi la feci riemergere, la asciugai e, asportai ancora tanta ruggine e lerciume.

La prima sorpresa positiva la ebbi nel notare che tutte le leve  funzionavano regolarmente, i  martelletti portacaratteri raggiungevano il rullo e, alla battuta dei tasti il carrello avanzava regolarmente.  Con molto cautela, iniziai a smontare le parti amovibili per liberarli di altra ruggine e sporcizia; con estrema cautela iniziai a smontare i lamierini copra telaio e, in sequenza i copri tasti, le bobine del nastro, il carrello, il rullo e, quanto altro rimovibile. Contemporaneamente, per quanto possibile, iniziai a pulire e asportare la ruggine e sporcizia dalle  parti interne raggiungibili. 

Mentre trattavo il carrello incominciai a intravedere, sulla parte destra, una serie di numeri, che risultarono la matricola 90116. Lo stesso numero di serie lo scoprii punzonato sulla colonnina del montante sinistro del telaio, a circa due centimetri dal piedino gommato. Anche questa scoperta costituiva, una grande sorpresa. La sorpresa delle sorprese era costituita dal numero di serie 90116. Infatti, in tutta la comune letteratura delle Olivetti M40 è riportato che:  la produzione della M40 era iniziata nel 1931 con il numero di serie 97060; che la matricola è incisa sul lato destro del  telaio e, che, per alcuni modelli, le ultime tre cifre della matricola sono  punzonate anche sul lato destro del telaio in prossimità del bullone fissa carrello. Queste notizie sono riportate anche nell'enciclopedia Wikipedia. Pertanto,  questa macchina con numero di serie 90116,  doveva essere un prototipo, oppure, una macchina  prodotta nel 1930 e, di cui non si conosceva l'esistenza.-  A questo punto volevo saperne di più e incominciai le ricerche, interpellando anche amici esperti in materia. Le ricerche mi portarono a scoprire che la produzione della Olivetti M40 -prima serie- è iniziata nel 1930 con il numero di serie 90.000. In conclusione, se quanto riportato risponde a verità, questa macchina è la 116sima della prima serie e, forse... la prima della serie ancora in circolazione.-

Dopo tre fine settimane (sabato e domenica) dedicate alla pulizia e asportazione di ruggine, sempre per curiosità, rimontai la macchina e sostituii il nastro. Ed ecco...... la ciliegina delle  sorprese.... :  Questo gioiello di ingegneria meccanica, dopo 85 anni, funzionava ancora perfettamente con una scrittura  ben visibile, con caratteri ben leggibili e, allineati sulla stessa riga di scrittura.-

 

Questa foto si riferisce a metà restauro della macchina. Conscio di aver agito più per intuito, che per le mie conoscenze sul restauro, ero soddisfatto !!!!, ma.... non del tutto..., non ero del tutto appagato..... : volevo la classica ciliegina sulla torta !!!. Per questo motivo l'affidai ad un amico restauratore, per sostituzione di una manopola, delle decalcomanie frontali e posteriore,  e di qualche ritocco alla carrozzeria.  

.... ed ecco come si presenta oggi, quello che era "un pezzo di ferro arruginito".