Perkeo- Diamant

La Perkeo è una portatile pieghevole racchiusa in un cofano delle dimensioni cm.30 x cm.25 -ha 15. Per il design non ha nulla da invidiare alle prime pieghevoli prodotte: come l'americana Corona e la tedesca Erika.

Le sue principali caratteristiche sono costituite dalla tastiera su tre file di tasti cerchiati con vetrino, ciascuno dei quali a mezzo del sistema di commutazione sviluppa  tre segni caratteri. Gli interruttori e i blocchi di commutazione sono posti sulla sinistra della tastiera, mentre il backspace è posto sulla riga delle cifre. Le aste porta caratteri confluiscono in una guida posta davanti al punto di battuta, la quale evita oscillazioni con conseguente sbavatura del carattere; alla destra di tale guida è posto il regolatore di linea di scrittura; le bobine del nastro sono facilmente accessibili per la sostituzione del nastro.

Fu prodotta dalla Clemens Muller GmbH con sede e stabilimento in Dresda, la quale nel 1910/1911 acquisì il carteggio e le licenze (brevetti) dalla Maschinenfabrik Carl Engler GmbH con sede in Vienna - già produttrice della Albus-Engler prodotta negli stabilimenti della Albus nel 1909 e immessa sul mercato nel 1910.

L'ing.Clemes Muller migliorò la struttura della macchina che fu immessa sul mercato con il marchio Perkeo; con il marchio Emka; con il marchio Galliette in Francia e, con il marchio Balcani nei Balcani.

L'esclusiva per il commercio fu affidata alla Fridolin Hefti & Co. con sede in Bahnlofstrasse 73- Zurigo.

Il suo inventore: Jakob Heil nato a Darmstadt il 22 agosto 1884 (ingegnere austro-tedesco) fu un genio nel suo campo; infatt, oltre alla Perkeo, gli è accreditato l'invenzione della Albus-Engler e della Diamant.

 

Secondo Ernst Martin (pag.254 Die Schreibmaschine und Ihre  Entwicklungsgeschichte) la PERKEO è una riproduzione della 'ex Albus, i cui diritti erano stati acquisiti  dalla società Clement Müller A.G.  La macchina fu  riprogettata con modifiche migliorative; era una piccola macchina da scrivere pieghevole su tre file con tasti 30, costruita molto più forte della precedente Albus con con alcune modifiche: fu commercializzata in Francia con il marchio Galiette e a partire dal 1925 con il marchio Urania Piccola

 

La Albus-Engler -era  una portatile pieghevole  prodotta nel 1909 dalla Maschinenfabrik Carl Engler GmbH negli stabilimenti della Albus in Vienna e immessa sul mercato nel successivo anno 1910.

La Perkeo, tecnicamente, era una portatile pieghevole con tastiera su tre file di tasti, munita di sistema di commutazione e martelletti con tre segni/caratteri; fu prodotta in tre versioni:

Modello 1 con tastiera con 26 tasti cerchiati con vetrino e 78 segni caratteri -prodotto dal 1912 al 1914 con serial  dal n. 6000 al n. 6820;

Modello 2 con tastiera con 30 tasti cerchiati con vetrino e 90 segni caratteri- prodotto dal 1914 al 1920 con serial fino al n. 8.000, dal 1920al 1924 con serial dal 20.000 al 20.000 e  con serial dal 60.000 al 62,139;

Modello 3 con tastiera con 30 tasti cerchiati con vetrino e 90 segni caratteri- prodotto dal 1924 al 1933 con serial dal n.62.140 al 70.000. I numeri di serie mancanti nella elencazione furono attribuiti alla URANIA. Gli ultimi modelli furono prodotti anche con quattro file di tasti.

La Diamond fu prodotta dalla Diamant Screibmaschinen GmbH  con sede in Francoforte, fondata nel 1919 da Jakob Heil e dai fratelli Paul e Fritz Silbermann. La macchina fu immessa sul mercato nello stesso anno 1919 e fu prodotta fino al 1926. Sulle prime macchine la decalcomania DIAMANT- SCHREIBMAHINENFABRIK-FRANKFURT era impressa sul lato sinistro del  frontale della macchina; successivamente fu ingrandita e  mutata in DIAMANT  e postata prima sul frontale e, successivamente sul reggicarta retrostante il carrello.

Furono prodotti i seguenti modelli:

Nel 1931 il marchio Diamant fu acquisito dalla Kappel Maschinenfabrik AG di Chemnitz, la quale nel 1934 incominciò commercializzare macchine portatili con il proprio marchio. Nel 1944 Chemnitz fu occupata dall'Unione Sovietica e la fabbricas fu chiusa. La Kappel con la  Olympia Screibmaschinen AG di Erfurt fa parte del Gruppo AEG (produttrice della AEG Mignon)

 DIAMANT Modello 1  con tastiera su tre file con 30 tasti cerchiati con vetrino sviluppa 90 segni caratteri mediante il sistema di commutazione. Ha una certa somiglianza con la Corona modello 3, ma con telaio non ripiegabile. Alcuni modelli furono esportati in Inghilterra e commercializzati con il marchio DIAMANTE. La matricola è incisa nel lato sinistro della guida carrello. I primi modelli erano dotati di bobina del nastro con la dicitura DIAMANT 

DIAMANT Modello 28  con tastiera su quattro file con 44 tasti cerchiati con vetrino sviluppa 88 segni caratter, fu prodotto a partire dal 1924 con nastro bicolore. Il mio modello matricola 15974 reca il marchio del costruttore sul lato sinistro del frontale e l'indicazione DIAMANT 28  sul lato destro del coperchio amovibile; è un modello alquanto raro per la tastiera in lingua tedesca. 

DIAMANT Modello 30 con tastiera su quattro file con 44 tasti cerchiati con vetrino sviluppa 88 segni caratteri.  Secondo Leonard Dingwerth nel suo Klein Lexikon Historischer fu prodotto a partire dal 1929; secondo altri autori, a partire dal 1930 da cui deriva  Modello 30.

Non esiste un serial preciso delle macchine marchiate Diamant (o almeno io non sono riuscito a trovare). Anche il Leonard Dingwerth, pur riportando le caratteristiche delle tre macchine,  non ne fa menziona nel suo Klein Lexikon Historischer.

Nel 1931 il marchio Diamant fu acquisito dalla Kapplel Maschinenfabrik AD di Chemoniz, la quale nel 1934 incominciò a commercializzare macchine portatili con il proprio marchio. I primi modelli furono prodotti in stile Diamant e sono difficilmente trovabili. Nel 1944 Chemoniz fu occupata dall'Unione Sovietica e la fabbrica fu distrutta. La Kappel con la Olympia Schreibmaschinen AG di Erfurt fa parte del Gruppo QEG (produttrice della AEG Mignon)

Nel 1923 Fred Sholes, figlio del C.Latan Sholes costruì una macchina con il marchio DIAMONT, (da non confondere con il marchio DIAMANT) che non fu immesso sul mercato. Il modello sperimentale si trova nel museo delle macchine per scrivere di Milwaukee.

Per quanto riguarda, invece,  la denominazione Perkeo, secondo una diffusa opinione sta a ricordare un illustre nano: Clemens Pankert di origine di Salorno (attualmente un Comune dell'Alto Adige), il quale nel 1702 fu preso a ben volere da Philipp -paladino di Carlo III per la sua arguzia e, nominato coppiere e assaggiatore di vini nel castello di Heindelgerg (Grossen Barrel del Catello di Heidelberg).-  L'illustre nano divenne una celebrità accettando sempre l'invito a bere un bicchiere di vino rispondendo "Perchè no !!". Dalla deformazione del ""Perchè no"" sembra sia derivato il "PERKEO". Sempre secondo la tradizione, il famoso nano ritornò a Salorno (sua città natale) a cavallo di una grande botte  contenente diverse tonnellate di vino. Ancora oggi, egli è una figura popolare a Heidelberg e zone circostanti ed è ricordato da una famosa canzone studentesca di Victor Von Scheffel; infine, la Grande Barrel (festa della birra)è strettamente legata alla storia del buffone di corte e assaggiatore di vini. Egli, nella ricorrenza del carnevale viene ricordato, per cinque giorni, a Salorno con maschere .

  Cartolina del tempo

nano perkeo

"1. Quello era il Perkeo nano
Nel castello di Heidelberg,
Alla piccola statura e molto piccolo,
Un enorme sete.
Uno lo ha definito un pazzo,
Pensò: "L'amore Leut,
|: Mi stavi piace, ma tutti
Wet-gay e risparmiato! ".
2. E quando la canna, il grande,
Ha avuto la supervisione di vino;
Come è diventato la sua posizione künftger
I nani del tutto chiaro.
"Addio," disse, "mondo O, È Katzenjammertal,
| Quello che gestiscono in te,
È wurst me e la cura. : |
3. Idee pelle si Rauft qualche lotta caldo,
È la base ma tutti
Solo la nebbia, fumo e vapore!
La verità è nel vino.
Quando Weinschlürf Fine speciale
|: Ho esplicative vecchio Narre
D'ora in poi me in modo permanente ". |