BLICKENSDERFER

 

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GEORGE C. BLICHENSDERFER (1850-1917)

George Blickensderfer Canfield nato il 13.10.1850 a Erie, Pennsylvania , morì in August il 15 agosto 1917. All’età di 10 anni tentò di costruire una macchina volante, che, se fosse riuscita, l’avrebbe reso certamente ancora più famoso. Comunque il successo gli arrise in seguito con altre meravigliose invenzioni.

Dopo aver frequentato l'Alleghany College, come primo impiego esercitò l’attività di trasporto pacchi e soldi da centri di raccolta a depositi centrali, per cui trascorse molto del suo tempo viaggiando in treno.

In dipendenza di tale attività si rese conto della necessità di una macchina da scrivere portatile, in modo che gli uomini d’affari potessero digitare la corrispondenza e le fatture mentre viaggiavano o mentre erano lontani dalla loro sede.

Nel 1979, George Blickensderfer, in prime nozze, sposa  Miss Nellie Irene Smith (deceduta nel 1915),  trasferendosi a Stamford- 88 Brdford, Connecticut, ove  in una piccola officina sul retro della casa, costruì un prototipo di  macchina per scrivere .Nel 1916, in seconde nozze, sposa Katerine Elen Cochrane.

Con il ricavato di una sua invenzione, compra un terreno in Stamford per erigervi quello che fu lo stabilimento per la produzione delle sue macchine per scrivere. Il costo complessivo del fabbricato e dei macchinari fu di $ 250.000 circa.

Nel 1885, George brevettò il modello base di una macchina per scrivere con il “typewheel” azionato da una tastiera. Con tale progetto, oltre ad eliminare numerosi bar e meccanismi connessi a ciascun tasto, doveva contenere i costi di produzione e ridurre il  peso della macchina di circa un quarto di quelle in uso.

  Nel 1889 crea la Blickensderfer Manufacturing Co.,  con sede in Stamford e scopo sociale la produzione di macchine per scrivere.  Suo principale collaboratore fu il fratello William J. Blickensderfer, morto il 05.03.1934 in Stamford.

Nel 1891, dopo aver ottenuto il plauso del pubblico alla Chicago Word's Fair, lancia un primo modello di macchina per scrivere economica, leggera e versatile.

Sulla base del modello n. 1 – susseguirono il modello 2, il modello 3, il modello 4. Di questi 4 modelli non si conosce l’esistenza; è opinione diffusa che questi modelli non siano stati prodotti o erano dei prototipi di studio per i successivi.

Successivamente George sviluppò il modello 5, che viene considerato il primo modello commercializzato dalla Blickensdefer; di questo primo modello ne furono prodotti un migliaio di esemplari.

Il modello N. 5, fu presentato, per la prima volta, pubblico nel 1893 alla Mostra internazionale di Chicago, dove ottenne un enorme successo, anche in virtù della attraente segretaria dai capelli rossi, Mis Maggio Munson, la quale attirò una folle di curiosi ed ammiratori per la sua grande capacità e velocità nel digitare su quella piccola e meravigliosa macchina da scrivere.- Il successo  altre società produttrici di macchine da scrivere a chiudere i loro stands in anticipo, e fruttò all'inventore un ottimo successo commerciale, soprattutto in Europa..

Fin dall’inizio, il mercato estero fu di grande importanza per l’azienda Blickensderfer e la macchina fu venduta in Inghilterra, Germania, Francia, Nuova Zelanda e Canada.

Uno dei punti di forza fu il typewheel intercambiabile che fu prodotto con tipo di carattere diverso e, in molte lingue, tra cui lo slovacco, l’armeno e l’ebraico.

Nel 1896 la produzione fu di circa 10.000 macchine.

Nel 1902 George inventò una macchina per scrivere elettrica mozzafiato, la quale in funzionalità e velocità non ha avuto eguali per mezzo secolo e precisamente fino alla produzione del famoso modello con la pallina rotante dell’ IBM. Nonostante queste caratteristiche di funzionalità e velocità e relativa pubblicità, la macchina non ebbe successo e le vendite calarono paurosamente. Sul mercato estero, la prima guerra mondiale inflisse un duro colpo alla Blickensderfer, portando la società sull’orlo del fallimento, nonostante la vendita al governo francese di una invenzione con relativa produzione di un  dispositivo per alimentazione delle mitragliatrici, mediante un lungo nastro contenente le cartucce.

George Blickensderfer, dopo alcune settimane di malattia morì il 15 agosto 1917 e, riposa in un Mausoleo di granito grigio nel Woodland Cemetry di August; con lui scomparve anche la sua azienda. Successivamente tutto il materiale della Blickensdefer fu rilevato dalla Remington.

PRODUZIONE- Modelli Prodotti

La produzione e la commercializzazione della macchina da scrivere BLICKENSDEFER (meglio conosciuta come BLICK) è avvenuta a cura della Società: Blickensderfer Typewriter Company, Stamford - Connecticut – USA- Primo anno di produzione 1893

In tutte le collezioni di macchine per scrivere la Blickensderfer è considerato un pezzo pregiato. Fortunatamente questa gamma di macchine non è particolarmente rara e l'approvvigionamento non desta particolari difficoltà.

A differenza delle altre macchine, la tastiera viene identificata con le lettere riportate sulla terza fila di tasti (DHIATENSOR) e, non con le lettere riportate sulla prima fila (ZXKGBVQJ). L'inventore espresse specifico rifiuto di adottare la tastiera QWERTY e la macchina veniva fornita con tale caratteristica solo su specifica  richiesta dell'acquirente.

Il primo modello conosciuto è il Modello 5. E’ opinione diffusa che i primi quattro modelli non siano mai usciti dal tavolo di disegno. Tuttavia, in un catalogo, senza data di stampa, viene sostenuto il contrario e ci permette anche di esaminare i dettagli della Blickensderfers 1 e 3. (vedi disegni in fondo articolo)

Probabilmente, il documento fu presentato in occasione della Mostra colombiana di Chicago del 1893, dove George Blickensderfer (vedi Storia degli inventori) presentò al pubblico la sua invenzione. In detto catalogo la Blick Modello 5 è presentata con i Modelli 1 e 3.

Sempre facendo riferimento a detto catalogo, la Blick modello 1 fu una vera meraviglia meccanica. Oltre alla tipica ruota con i caratteri, la macchina era caratterizzata dalla spaziatura automatica, dall’interlinea e dal ritorno automatico del carrello a fine corso mediante il tasto di ritorno. La macchina è riportata nella figura 3 del catalogo ed era offerta a 100,00 dollari. Sia per il prezzo che per le sue caratteristiche questa macchina era chiaramente destinata a competere con le migliori macchine da scrivere esistenti all’epoca.

Inoltre, nel catalogo, è riportata una foto di una Blick accanto a una Remington modello 2 ed a una Caligraph per sottolineare la differenza di dimensioni.

La Blickensderfer modello 3 presentava uno snellimento in rispetto alla versione della Blick modello1, pur conservando le stesse caratteristiche, furono introdotte alcune varianti come: l’introduzione dei caratteri per stampare le linee orizzontale e verticale. Nel predetto catalogo era indicato il prezzo di costo di 65 dollari.

Il modello 4 fu il predecessore del modello 5; probabilmente era destinato ai telegrafisti. Infatti, era munita di una tastiera su due righe.

Il modello 5 fu prodotto dalla Blickensderfer Typewriter Company, nello stabilimento di Stamford, nel Connecticut - USA- a partire dal 1893 (produzione cessata nel 1913). La Blick 5 fu la prima vera macchina da scrivere portatile costruita con una tastiera con layout di stampa DHIATENSOR; su richiesta, era disponibile anche con una tastiera QWERTY. In origine questa meravigliosa macchina  portatile era destinata a competere con quelle della Remington, ma, per le sue caratteristiche e per la sua praticità di impiego, si dimostrò una reale e pericolosa concorrente La Blickensderfer modello 5 era una macchina molto economico, perché il suo meccanismo e le parti meccaniche erano costituite da 250 pezzi, mentre una macchina per scrivere del tempo era costituita da 2.500 pezzi o meccanismi. Per tale semplicità era molto più piccola, più leggera e, soprattutto, meno costosa delle altre. Per il suo peso (circa kg. 3) le valse l’appellativo di “”piuma””.

La macchina era caratterizzata da una tipica ruota rivestita da gomma dura con i caratteri, facilmente rimovibile e sostituibile con altra con caratteri di scrittura diversa. Altra caratteristica  era il suo layout di tastiera. Per aumentare l’efficienza e la velocità di scrittura, la fila inferiore dei tasti conteneva le lettere più comunemente utilizzate DHIATENSOR. Questo tipo di layout di tastiera fu ideato da James Bartlett Hammond per evitare i problemi di disturbo al typebars   (accavallamento dei tasti ). Questo problema venne risulto dal Christopher Sholes con l’invenzione del layout di tastiera QWERTY. Nel tempo la Blickensderfer subì diverse modifiche sia nella carrozzeria, che nel funzionamento e il modello 5 apparve nella versione in alluminio che gli valse l’appellativo di peso piuma della Blickensderfer. Con la esportazione il modello 5 subì una serie di modifiche minori.-

Su licenza della Blickendesfer la macchina  fu prodotta in Francia con il marchio “Dactyle” da Octave-Maximilien Rochefort;  il layout di stampa WZYBHFXK sta appunto a significare che la macchina era stata costruita in Francia.- In particolare il modello 2 della Dactyle corrisponde al modello 5 della Blick.

Lo statunitense Rob Blickensderfer (discendente di George) fece delle ricerche approfondite sulla storia della Blickensderfer per conto della Newsletter Typex, e concluse che il modello 5 sia stato il primo modello commercializzato su scala internazionale e che la produzione, molto limitata per il periodo 1893\1895, subì notevole incremento a partire dal 1896, fino a raggiungere l’apice nel 1899.

La Blick modello 6 fu progettato verso 1895, in realtà era un modello 5 modificato costruito con un telaio in alluminio. Anche questo modello fu prodotto nello stabilimento di Stamford, nel Connecticut, e fu commercializzato in tutto il mondo. Per difficoltà di fusione, questo modello fu realizzato nel 1901; quindi,fu realizzato dopo il modello 7  pur essendo stato progettato prima.

Il modello 7, fu prodotto dal 1897 al 1916 e, per le sue caratteristiche che rasentano il lusso, è considerato una versione de luxe del modello base. Per la commercializzazione, alcuni modelli sono stati assemblati nel Regno Unito.

 Il modello 8 fu prodotto nel 1908 ed è stato la prima macchina ed essere dotata di un sistema di tabulazione, mentre altre marche già stavano sperimentando le tabulatrici da svariato tempo. . Il tabulatore era costituito da grandi leve nichelate di facile impiego poste sul lato sinistro della parte superiore della macchina. Su questo modello fu modificato il typewheel  di testa in due pezzi fusi al posto di uno (copertura carrozzeria), che permise un più facile accesso al meccanismo interno per la riparazione e la regolazione. Questo modello, come il successivo modello 9, ha una struttura con strisce dorate che circonda la tastiera. Il modello 8 corrisponde al Dactyle modello 3 prodotto e commercializzato in Francia

Il Modello 9, simile al Modello 8, è l'ultimo modello manuale prodotto; a differenza delle altre il ruotino portacaratteri è fissato ad un braccio pieghevole su un lato verso il basso per la corretta conservazione nella custodia. Secondo il Paul Robert (storia della Blick a cura The Five Pound) furono prodotti circa 9.000 modelli e il nomero di serie più basso conosciuto è il 147.193 del 1910, mentre quello più alto è il nr. 198.110 del 1919.-

  

Nel 1902 la Blickensderfer produsse la “The Electric Blick”; era una macchina rivoluzionaria Aveva tutte le caratteristiche dei modelli manuali e, oltre ad avere una tastiera QWERTY di serie, aveva tutti i vantaggi delle macchine per scrivere elettriche, compreso un tocco leggero per dattilografare e il tasto di ritorno a capo e l’interlinea . La macchina era azionata da un motore Emerson elettrico montato sulla parte posteriore e si accendeva ruotando una chiave Yale posta su un lato, il quale azionava un disco in ebanite in grado di spostarsi in due posizioni. La tastiera QWERTY, con 28 tasti neri in gomma dura disposti su tre file era collegata a mezzo astine, ad una barra metallica posta sopra la coppia delle bobine elettromagnetiche e al cilindro (ruotino) portacaratteri in gomma dura con i caratteri (semplicemente) lettere maiuscole, numeri e interpunzioni. All'accensione della macchina, un impulso magnetico, attraversando la bobina generava un campo magnetico che azionava la barra metallica posta al di sopra della coppia di bobine. La dizitazione di un tasto, come nelle macchine manuale dello stesso inventore, faceva scattare in avanti il cilindro portacaratteri con una rotazione corrispondente al tasto digitato e andava ad imprimere il segno digitato sul foglio di carta posizionato sul rullo fisso. A fine riga di scrittura il rullo girava automaticamentein base all'impostazione dell'interlinea .

La macchina non ebbe successo, forse per la mancanza di elettricità standardizzata e , forse anche perché, all’epoca la massa del pubblico non era pronta per l’innovazione degli elettrodomestici. Si conosce semplicemente l’esistenzadel modello Serial 88902 databile 1903 in possesso del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardi da Vinci" di Milano (dimensioni cm.28 x cm.44 x cm 41- peso Kg. 45); del modello Serial 93351 in possesso del Milwukee Public Museum (riferimento Aubert P. Robert/"ERCetera") e di un terzo modello, di cui non si conosce il nominativo del fortunato acquirente, venduto in una asta londinese a 65,000 dollari più il 27% di diritti di asta.

Particolare menzione merita il Dactyle, come accennato in precedenza, il telaio di questa macchina è frutto dell'ingegno dell'ingegnere Octave Rochefort, il quale, oltre ad essere  il costruttore, era l'unico concessionario della macchina per la Francia, la Spagna, il Portogallo, il Belgio e la Svizzera. Ci sono differenti modelli della Dactyle; alcuni di essi sono senza il numero di serie e, probabilmente, sono i primi prodotti. Il modello  3 (anno 1897) era identico al modello 5 della Blicklendesfer; mentre il modello 8 (anno 1907) era simile al modello 7 e 8 della Blickensderfer e all'Aluminium Actyle mod. 9. Alcuni modelli della Dactyle hanno uno loco a forma di scudo con la mano e la Stella di David, però, ad oggi, non si conosce ilsuo significato e l'origine. Come pure, non si hanno notizie precise in merito alla produzione di una Dactyle Electrique (questo modello è citato ne volume 8 della Memorieres de la Sociètè des ingènieurs civil, edito in  Parigi nel 1913). La Dctyle venne prodotto in Parigi  nello stabilimentodi Rue Lafayette- Boulevard Haussmann

Octave-Maximilien Rochefort (Parigi 1861-1950) era figlio del giornalista e politico Henri Rochefort (1830-1913) famoso avversario politico di Gegner von Dreyfus; laureato in ingegneria presso la Kader Schule Ecol Cental dè Paris, fu uno spirito errante: emigrato in Algeria (per la progettazione ponti e macchinari per  estrazioni di materiali dalle miniere) e, successivamente in Argentina; fu docente di chimica, geometria e statistica presso l'Università delle Nazioni unite di Cordoba. Nel !896 ritorna in Francia con l'intento di fondare uno stabilimento per la produzione di macchine per scrivere. Su licenza della Blickendester produsse una macchina con il marchio Dactyle. Tale traccia si rileva da un giornale del mese di giugno del 1896, ove viene presentato con ""concessionnaire-costructor. Oltre alla Blickendesfer ritargata Dactyle, il Rochefort produsse una Braille-Writer, su licenza Harrison. Alltro merito è l'invenzione di un telegrafo Stella (brevetto n. 773.340 del 25 ottobre 1904 e di un proprio calcolatore.

In conclusione, la macchina era conosciuta come Blick, creò una certa confusione, in quanto, diverse macchine  furono erroneamente commercializzate come invenzione e produzione Blickensderfer; infatti ""in Renania una macchina dell'inventore Herman Wasem, prodotta dalla Odo Maschinen Fabrik E. Eßwein fu commercializzata come Blickensderfer-Odoma"" (Ernst Martin -Die Scchreibmaschine Und Ihre- pag. 307). Altra falsa attribuzione sono la Cocoblick del 1912 e la Blick-Bar del 1914, rispettivamente degli inventori F. Groyen u.a. e Emmet G. Latt prodotte nello stabilimento della Blickensderfer (Leonard Dingwerth -Band 1)

La maggiore confusione fu creata sia con la Blik Ninety, prodotta nello stesso stabilimento della Blickensderfer; infatti: mentre  alcuni sostengono che sia una macchina creata dal Blckensderfer  posta sul mercato dopo la sua morte; altri, giustamente, sostengono che la macchina unitamente alla Roberts Nynety sia una creazioni   di Lyman Risolto Roberts- brevetto 1428117 del 1922 (vedi: www:espositoluigi.it - appunti -opzione 38)

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