OLIVER TYPEWRITER COMPANY

 

Thomas Oliver

Thomas Oliver nacque a Woodstock -Ontario (Canada) il 1° agosto 1852 e morì improvvisamente, , in data 09 febbraio 1909, all’età di 56 anni, per una disfunzione cardiaca, nella  stazione ferroviaria di Argyle  mentre, con la moglie, si accingeva a un lungo viaggio di piacere.

In un aneddoto familiare è riportato che mentre  seguiva gli studi per diventare pastore metodista, la madre scoprì che aveva trasformato una teiera di rame in una caldaia a vapore

Dopo la morte della madre svolse la sua attività di ministro della religione Metodista in De Witt (Iowa).  Durante l’esercizio del suo ministero, in una visita a una banca locale, osservò uno stenografo che picchiettava su una delle prime macchine per scrivere a lettura invisibile e, come un fulmine dedusse che quell’oggetto era “un pasticciaccio inefficiente” che, tra l’altro, non dava la possibilità di leggere quello che si stava scrivendo, pertanto incominciò a pensare di progettare una macchina per scrivere a scrittura visibile.

Non avendo alcuna cognizione e nemmeno una conoscenza in materia di riparazione di macchine per scrivere, per decenni, profuse una buona parte delle sue energie in esperimenti per la costruzione di un prototipo di macchina per scrivere funzionante. Notoriamente quando stava per rinunciare al progetto e abbandonare il suo puzzle di 500 pezzi, gli balenò una idea che abbozzò su un foglio di carta il disegno quanto gli era venuto in mente. Nel progetto definitivo, di quanto riportato sulla bozza iniziale, era rimasto immutato semplicemente la parte sostenitrice delle barre porta carattere a forma di U

All’età di 39 anni l’Oliver, per scrivere i suoi sermoni, realizzò un prototipo di macchina per scrivere, mediante strisce di barattoli di latta, di cui al brevetto n. 450.107 del 07 aprile 1891. Successivamente, in data 30.10.1894 ottenne il brevetto n. 528.484 per il perfezionamento del design originale, con l’introduzione del look familiare che ha distinto il marchio per decenni.

 

 Dimessosi dall’incarico di ministro Metodista, con l’aiuto di investitori, costituì la Oliver Typewriter Company con un capitale sociale $ 15.000) ed iniziò a produrre la macchina per scrivere in uno stabile preso in affitto in Epworth  (Iowa).

Nel 1895,in un viaggio di affari, incontrò a Chicago un gruppo di investitori, tra i quali Granger Farwell, James Viles Jr., Lawrence Williams e l’editore Delewan Smith, i quali dichiararono di essere interessati al suo progetto, pertanto acquistarono le azioni dei primi investitori e, trasferirono la sede della Oliver Typewriter Company in Chicago –angolo tra Via Clark e Via Randolph ed elessero presidente della società lo stesso Oliver e vice presidente Delevan Smith. Nella nuova organizzazione l’Oliver mantenne il 65% del capitale sociale e, per uno stipendio annuo di $ 3.000, si impegnò a continuare ad interessarsi dello sviluppo e della produzione della macchina da scrivere

La Oliver Typewriter Company incominciò a produrre macchine per scrivere nel 1895. Il modello 1  era dotato di una tastiera QWERTY disposta su tre file con 26 tasti e 78 segni caratteri. Ogni martelletto conteneva 3 segni caratteri. Le aste portacaratteri riposavano verticalmente sulle due torrette laterali a forma di U ed erano di lunghezza variabile progressiva fino al centro; tale sistema, oltre a garantire un allineamento perfetto e una spaziatura di qualità, portava i caratteri a battere sulla carta posta sul rullo dall’alto in basso con considerevole forza di gravità, creando una scrittura chiara e netta e, il documento creato poteva essere usato come stampo perfetto ad uso ciclostile. La Oliver fu una delle prime macchine per scrivere aon scrittura visibile, nel senso che il testo era visibile al dattilografo durante la scrittura. Il modello 1 fu prodotto dal 1894 al 1896 in 5000 esemplari; il modello 2 fu invece prodotto dal 2896 al 1901. Tra il modello 1 e il modello 2 fu prodotto un modello etichettato 1-1/2 con telaio nichelato. Non si conosce, però, l’esistenza di tale modello.

Nel catalogo Oliver Typewriter Co. n. 3 del 1902 è riportato quanto segue in riferimento al modello 2: “Si assicura che la semplicità, la durata, la velocità, la potenza e la scrittura visibile sono i cinque grandi elementi essenziali. Presentiamo al pubblico THE OLIVER, come l’incarnazione più sorprendente di queste caratteristiche e l’allontanamento più radicale da altri metodi di costruzione”

L’Oliver model 3 fu prodotto dal 1902 al 1907; la macchina era dotato di tastiera QWERTY su tre file con 28 tasti sviluppanti 84 segni/caratteri a mezzo il sistema di commutazione; tasto LEFT; tasto FIG; tasto CAP; nastro unicolore con comando di ritorno a mezzo levetta “R” sul lato destro della tastiera; sblocco carrello con pulsantino posto sul lato destro in prossimità della manopola. Come per i modelli precedenti, il marchio OLIVER era riportato, in rilievo, sulle fiancate della macchina, mentre l’indicazione del modello e altro era riportato sulla parte anteriore della tastiera e sul poggiacarte retrostante il rullo. Il mio modello reca la matricola 115.230 sul lato posteriore destro del telaio- in corrispondenza della fine delle aste

La ditta A.Greger di Vienna, produttrice di macchine per cucire e biciclette usate dai corrieri, nel 1903 acquisì i diritti a produrre in Austria  il modello 3.utilizzando il marchio Courrier. Sulla base del modello 3 la Greger produsse anche i modelli successivi con alcune modifiche e miglioramenti. La produzione della Courrier cessò nel 1919, ma la commercializzazione si protrasse sino al 1927. Il marchio Courrier era prodotto in rilievo sulle fiancate della macchina simile a quella portata sulla Oliver modello 3

              

 Su un Catalogo Oliver dell’epoca, apparve la pubblicità: "Le ingombranti e complicate macchine da scrivere cieche sono diventate obsolete. Il mondo si è mosso e si sta muovendo. Le attrezzature per gli uffici, e le macchine in genere, devono stare al passo con il progresso moderno e con il genio inventivo. Il grido è per velocità, efficienza, precisione e, durata”; inoltre, su una pagina del The Little Giant, apparve: “il conquistatore OLIVER, si è dimostrato l'unica macchina che risponde a queste esigenze”.

 Comunque, come riportato nel catalogo Oliver del 1908: i primi modelli furono accolti con disprezzo e derisione “… non solo dal Typewriter Trust, trincerato dietro il suo capitale di milioni, ma anche da un vasto esercito di operatori; il concetto di scrittura visibile non trasmette alcun cenno di rivoluzione che le macchine sono destinate a creare”.

Il Thomas Oliver, oltre alla creazione della Oliver Typewriter  Company, creò la Oliver Cotton Harvester Company, con scopo sociale la produzione di macchine agricole per la raccolta del cotone. Il 6 febbraio 1909 il quotidiano Daily Graphic annuncia: “Oggi verrà spedita da Chicago la macchina  in questa città e, subito dopo il suo arrivo sarà allestita; lunedì il 10 febbraio, sarà presentata nella piantagione del sig. DL Trimble per una dimostrazione. L’inventore, Thomas Oliver, verrà qui per fare personalmente la dimostrazione”

Nel 1896, la produzione venne trasferita nella città di Woodstock in uno stabilimento già usato dalla Wheeler & Tappan Company e, concesso, in comodato gratuito dalle autorità locali per un periodo di anni cinque.

Nel 1907 lo stabilimento fu trasferito al limite di Chicago e, venne diviso in quindici reparti con compiti specifici: produzione del telaio, costruzione del carrello, produzione del tabulatore, assemblaggio, controllo prodotto, ecc

 A partire dal del 1899 la commercializzazione avveniva con il sistema di vendita porta a porta mediante distributori locali; tale sistema diede un incremento alle vendite e contemporaneamente ridusse l’influenza della concorrenza venutasi a creare intorno all’anno 1905. Verso la fine dell’anno 1910 il sistema di vendita porta a porta fu abolito e, sostituito dalla vendita diretta con la concessione all'acquirente di uno sconto di $ 100 per ogni macchina acquistata. In quel periodo l’azienda aveva 875 dipendenti e una produzione giornaliera di 375 macchine.

 Oltre ai numerosi acquirenti e distributori esteri, la Oliver vantava prestigiosi clienti come la Carnegie Company, American Steel & Wire, John Hancock, Montgomery Ward,  Reid Murdoch & Co., nonché  il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti

Oltre alla sede dell'Illinois, l'azienda aveva succursali in Baltimora, Buffalo, Cheveland, Kansas City, Minneapolis, New York City, Omaha, St. Louis, San Francisco e Seattle.

Fra il 1895 e il 1928 la Oliver produsse nei propri stabilimenti e commercializzato oltre un milione di macchine; inoltre, autorizzò parecchie ditte internazionali a usare i propri disegni.

Negli anni 1921/1922, a causa della contrazione delle vendite, dovuta ad una forte crisi economica, provocò il ritiro di moltissime macchine ai clienti morosi, pertanto si verificarono rilevanti perdite di esercizio. Nel 1926, per evitare di ricorrere a nuovi finanziamenti o indebitamento con capitale a prestito, gli azionisti deliberarono la messa in liquidazione della società e nominarono liquidatore della società l’impiegato Chester Nelson.

Nell’estate del 1927, la Oliver Typewriter Company fu ceduta per la somma di 45.000 sterline a George Mower il quale creò la British Oliver Typewriter Company con sede in Croydon (Inghilterra).

La predetta società  aprì in Italia la Oliver Italiana Typewriter Ltd con sede e stabilimento  in Milano – Via Friuli 9.

La Oliver Italiana Typewriter Ltd produsse una piccola macchina per scrivere portatile con tastiera su quattro file di tasti commerciati con marchi diversi come: Augusta, Imperia, Littoria,  Mas, Nuova Levi, ecc.; inoltre produsse anche macchine portatili su clono del modello Hermes

Nel 1931 la Oliver Italiana fu acquistata dalla S.I.M. Società Industriale Meccanica con sede in Torino –Corso Regio Parco (articolo 48 di questo sito www:espositoluigi.it)

La British Oliver nel 1931 cessò la produzione del modello originale Oliver e iniziò la produzione del Modello “Fortuna” su disegno tedesco e nel 1935 la produzione del modello standard della Halda-Norden. Inoltre, varie società produttrici furono autorizzate ad usare i disegni della macchina da scrivere dell’Oliver, producendo modelli con nome diversi, come: “il Courier„(Austria), “Fiver„ (Germania), “Stolzenberg„(Europa continentale) e “Revilo„ (Argentina). Per motivi economici (pagamento diritti), il Revilo venne prodotto con indicazione sul retro “Oliver” .

Allo scoppio della seconda guerra mondiale, per ordine del governo britannico l’azienda fu costretta a riprendere la produzione dell’originale progetto e disegno della Oliver.-

Nel 1958, l’Oliver incorporò la Byron Typewriter Company, già Barlock Typewriter Company di Nottingham.

Nel mese di maggio 1959 la British Oliver Typewriter fu messa in liquidazione per infruttuosità e tutti i macchinari furono ceduti ad una fabbrica tedesca

MACCHINE DA SCRIVERE –PROGETTAZIONE

La progettazione generale e la struttura delle macchine da scrivere dell’Oliver è rimasto quasi invariata per tutta la durata della produzione. Una delle poche modifiche rilevanti è costituita da un dispositivo rotativo munito di una matita (vedi immagine), brevettato il 21 agosto 1906 da Stephen Horr (della Oliver Typewriter Co.), mediante il quale, era possibile tracciare sul foglio di scrittura, righe orizzontali o verticali. Tale dispositivo era opzionale sul modello 5 e, di dotazione sui modelli successivi.  

             

Il sistema di scrittura delle macchine da scrivere Oliver era quello che il typebar (o martelletto) colpiva la carta posta sul rullo dall’alto verso il basso, ottenendo una scrittura visibile, per cui, l’operatore o dattilografo vedeva la scrittura mentre digitava, inoltre tale sistema favoriva la scrittura multipla con carta carbone. I vari sistemi di battuta  (colpo in basso. colpo in su, colpo anteriore), differivano tra loro per la diversa angolazione con cui il martelletto colpiva il rullo porta carta.

Il metodo di “colpo anteriore", con possibilità della stampa visibile fu brevettato negli anni 1889/91 dalla Underwood ed impiegato per la prima volta sulla Underwood Model 1, però,  tale sistema era già operante sulla Oliver Modello1 sin dal 1887 (approssimativamente un triennio prima). I typebars, situati nella torretta della Oliver sono piegati in un arco (che forma la figura di “U”,  per cui alla macchina fu dato l’appellativo ”orecchie d’asino”. I caratteri alfabetici sono predisposti su una tastiera QWERTY a tre file. Un prototipo con quattro file di tasti fu progettato nel 1922, ma per le difficoltà finanziarie dell’azienda il progetto fu accantonato e ripreso con i modelli portatili N.20 e N. 21 prodotti dalla British Oliver Typewriter Company,-

Colore                                                                                                                                                                                 Con il modello N 3 la maggior parte delle macchine per scrivere Oliver sono state verniciate in verde/oliva, tranne alcune varianti esportati che erano bicromate di potassio-placcato; probabilmente il colore verde oliva dipese dal gioco di parole oliva/Oliver. Il colore è stato cambiato da verde a nero con il modello n. 11. Le tastiere erano di colore bianche o nere, a seconda della preferenza del cliente.                                                                                                                             Durante il periodo bellico la carrozzeria di alcuni modelli prodotti per l'esercito Britannico avevano colori e stemma militari

Numerazione serial                                                                                                                                                               A partire dal modello 3 la numerazione va "a coppie" nel senso che i modelli sono pressoché identici e prodotti nello stesso periodo (vedi elenco serial successivo) ma con numerazione serial diversa ; il motivo non è chiaro e le spiegazioni sono diverse e non motivate. Tra le diverse interpretazioni c'è chi sostiene che il serial con numero pari fosse attribuito alle macchine con numero di tasti pari e di conseguenza il serial con numero dispari assegnato alle macchine con tasti dispari; altri, invece sostengono che le macchine con serial dispari fossero prodotte in America e quelle con serial numero pari e in Europa. Secondo alcuni esperiti, però, nessuna delle due tesi è attendibile, anche in considerazione che le macchine con serial numero dispari sono più di facile ricezione.

Probabilmente la tesi di questi ultimi è più attendibile, in quanto il mio modello 3 con matricola115.230 ha 28 tasti ed è stato prodotto in America – come da indicazione  sul poggiacarte: “Manufactured By The OLINER Typewriter Co. – Chicago U.S.A. – Keep Maschine Cleaned and Oiled”;

Appellativo                                                                                                  

  Per la sua originalità e conformazione, come accennato in precedenza la macchina è conosciuta con l'appellativo "Orecchie d'asino" o Miss Horror, vedi http://www.typewriter.be/miss.htm (all'amico Guy Pèrald autore dell'articolo, ho fatto notare che, nel suo complesso, questa macchina non merita il dispreggiativo ""miss bruttezza""

Un altro autore osservando il modello 9 conservato presso il Chicago Museum per la sua forma esteticamente brut, definì la macchina “Striking” “impressionante” .

 In seguito vengono riportati due prospetti con indicazione dei modelli standard prodotti in America e  di quelli prodotti alla British Typewriter e, un terzo prospetto con indicazione dei modelli portatili prodotti.

A) -Elenco dei modelli standard prodotti negli Stati Uniti tra il 1894 e il 1928: 

 Modello 1- modello molto rato - prodotto dal 1893 al 1896 in 5.000 esemplari, fu il primo modello sperimentale con carrozzeria in nichel placcato. La “O” della targhetta “Oliver” posta  sui laterali è chiusa.   

Modello   - prodotto nel 1896, simile al modello 1 con le stesse caratteristiche della carrozzeria e della targhetta Oliver. Non si conosce l’esistenza di questo modello.

 Modello 2   prodotto dal 1896 al 1901 in 30.000 esemplari; su questo modello viene migliorato il sistema di alimentazione della carta e sulla base due maniglie per il trasporto. La “O” della targhetta “Oliver” posta sui laterali è aperta.  A partire dal modello 2 le macchine sono dotate di due maniglie laterali che facilitano il trasporto e spostamento.

Modelli 3 e 4  prodotti dal 1902 al 1907 in 30.000 esemplari molto simili al modello 2 in formato più grande,  con il numero del modello ben visibile  e munito di nastro bicolore. 

Modelli 5 e 6  prodotti dal 1907 al 1914 in 311.000 esemplari  con dimensioni più grande e più pesante.  Su questi modelli scompare il marchio OLIVER dai laterali della macchina; la carrozzeria copre buona parte delle leve portacaratteri; viene dotato del congegno Backspacer. Il numero del modello è riportato bel visibile sul frontale, dietro la tastiera. La differenza tra questi due modelli è nella consistenza dei tasti; infatti mentre il modello 5 è dotato di tastiera su tre file con 28 tati e 84 segni caratteri, il modello 6 invece è dotato di tastiera con 32 tasti e 96 segni caratteri. La decalcomania OLIVER è riportata al centro della base anteriore della macchina.

Modelli 7 e 8  prodotti nel 1914 e nel 1915 in 57.000 aggiunto il Backspacer; macchina di dimensioni più grande e più pesante; scompare dai laterali in rilievo “OLIVER”. La carrozzeria copre buona parte delle leve. Il numero del modello ben visibile dietro la tastiera. Il modello 7 dotato di tastiera su tre file con 28 tasti e 84 segni caratteri, mentre il modello 8 con 32 tasti e 96 segni caratteri.   La decalcomania su quattro file di scrittura con indicazione The Oliver Typewriter Co. ecc. e numero del modello è riportato al centro della base  della parte anteriore della macchina.

Modelli 9 e 10- prodotti dal 1915 al 1922 in 499.000 esemplari. Simili ai modelli precedenti; modello 9  con  tastiera su tre file con 28 tasti e 84 segni caratteri e, modello 10 con 32 tasti e 96 segni caratteri  Questi modelli sono stati dotati del tasto per lettere maiuscole sul lato sinistro e dispositivo per nastro bicolore.  La decalcomania del modello 9, simile a quella dei modelli precedenti con indicazione del modello è riportata al centro della base ella parte anteriore della macchina; mentre quella del modello 10 riporta semplicemente la dizione OLIVER.

Modelli 11 e 12 – prodotti dal 1922 al 1928 in 35.000 esemplari. Soni gli ultimi modelli prodotti negli Stati Uniti. Il modello 11 ha una tastiera su tre file con 28 tasti e 84 segni caratteri, mentre il modello 12 ha 32 tasti con 96 segni caratteri. La carrozzeria di questi modelli è di colore nero e  vengono rimosse le maniglie laterali. La decalcomania con indicazione The Oliver Co. ecc. e il numero del modello è riportata su tre file di scrittura al centro della base anteriore della macchina Non è facile reperire il modello 12..

Di contro Leonard Dingwerth nel suo Klein Lexikon Historischer Screibmascinen riporta: Historischer Schreibmaschinen riporta:

Model 2 - prodotto dal 1898 al 1907- serial da – 5.000 e -183.000; 

Model 5- prodotto dal 1910 al 1914 –serial da -212.ooo a -494.000;

Model 11 e 12 – prodotti dal 1922 al 1928 –serial da -1.000.000 a – 1.350.000 e dal 1927 prodotto dalla British Typewriter

Per la vendita nei paesi con l’uso di caratteri accentati, ad eccezione del modello n.2, gli altri modelli sono stati prodotti con tasti supplementari (32 tasti contro i 28)


Con l'eccezione del modello n.2, gli altri modelli sono stati prodotti con tasti supplementari (32 tasti contro i 28) per la vendita nei paesi con l’uso di caratteri accentati

 

            

 

                              

 

b) Elenco dei modelli prodotti dalla British Typewriter Company fra 1928 al  1959:

Modello 11- prodotto dal 1928 al 1931- non si hanno notizie dell’esistenza del modello 11 prodotto dalla British Oliver – Secondo il Leonard Dingwerth  il modello 11 fu prodotto semplicemente nel 1927. 

Modelli 15 e 16 prodotti dal 1928 al 1947 Modello 15 simile al modello 11 Americano con tastiera su tre file con 28 tasti e 84 segni caratteri; il Modello 16 con tastiera con 32 tasti e 96 segni caratteri era dotato di carrello lungo. La decalcomania con dicitura The British OLIVER riportata al centro della base anteriore della macchina con indicazione del numero del modello. 

Modello 20 – prodotto dal 1935 al 1950 in 88.600 esemplari costituito da modello standard prodotto su licenza della Rebranded Halda-Norden. 

 Modello 21- prodotto dal 1949 al 1959 in 33.129 esemplari simile al modello precedente con migliorie nella struttura e nel typebar.

Di contro Leonard Dingwerth nel suo Klein Lexikon Historischer Screibmascinen riporta: 

Modello 11 : prodotto nel 1927- non è chiaro se il serial sia compreso nella serie del modello americano; Modello 15 e 16 – prodotti dal 1929 al 1932 serial da 0 a 6.000 circa. 

Come possiamo notare dalla foto seguenti, il modello 15 ha il poggiacare retrostante il rullo con la decalcomana “The British Oliver” di dimensioni più grandi in rispetto ad altri modelli, con tastiera su tre file con tasti in materiale di plastica colore bianco molto simile al modello 11; mentre il modello 16 monta una tastiera su tre file con tasti cerchiati con vetrino a fondo chiaro. Purtroppo, questi modelli non ottennero un buon mercato commerciale- È opinione diffusa che la produzione annuale dei modelli 15 e 16 superò di poco il numero di 1.000 modelli.

Con il modello 16 cessa la produzione della macchia con il design classico che distinse la Oliver per decenni ed inizia la produzione della macchina con il classico design standard su licenza della Rebranded  Halda Norde.  

INSERIRE FOTO Pubblicità  e altre due macchine

            

c) -Elenco dei modelli portatili prodotti dalla British Oliver Typewriter Company dal 1930 al 1959.

Modello 1  prodotto a partire dal 1930 con tastiera su quattro file con 44 tasti cerchiati con vetrino, 2 tasti lettera maiuscole, tasto fissa leffera maiuscola; tasto libera margini, tasto di ritorno. Nastro unicolore

Modello 2- simile al modello precedente con migliorie;

Modello 3 - simile al modello precedente con migliorie;

Modello  4- prodotto dal 1932 al 1940 dalla Oliver Typewriter Ltd Italiana con sede e stabilimento in Milano e, successivamente dalla S.I.M. con sede in Torino -Via Regio Parco e stabilimento in  Magliano d'Alpi, co tastiera su quattro file con 44 tasti cerchiati con vetrino e 88 segni caratteri. Nastro bicolore Serial fino al 101.750 

Modello 5- prodotto come sopra ??? -tastiera su quattro file con 44 tasti in bachelite e 88 segni caratteri; tasto di ritorno, tasto libera margini, 2 tasti per lettere maiuscole, tasto fissa lettere maiuscole,